Numero 02/2022
10 Gennaio 2022
La birra a scuola: consigli per insegnanti su come educare i giovani al consumo consapevole!
Tutte le bevande alcoliche, anche se a moderato TAV (titolo alcolometrico volumico), devono essere consumate con moderazione e nei giusti limiti. Questo non solo per evitare di incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada per i conducenti di autoveicoli in stato di ebbrezza, ma anche per prevenire i rischi per la salute connessi all’abuso di alcol, che possono diventare particolarmente gravi soprattutto nel caso dei giovani.
E’ fondamentale, quindi, che gli adulti assumano un ruolo attivo nell’educare le nuove generazioni ad un consumo consapevole e corretto delle bevande alcoliche, tra cui la birra. Il ruolo educativo e la responsabilizzazione non può prescindere da una corretta formazione, affinché venga creata una mentalità critica dei giovani non solo come individui, ma anche come consumatori e cittadini del futuro.
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Il ruolo dei docenti delle scuole di Secondo grado gioca, quindi, un aspetto fondamentale in tale contesto, tantopiù se si considera come la voglia di evasione e propensione a sperimentare “il nuovo” ed “il trasgressivo” sia una delle problematiche più accentuate dell’età adolescenziale.
Di seguito, riprendendo i contenuti di uno studio condotto da Claudio Cippitelli, sociologo esperto di consumi, fenomeni e culture giovanili, in collaborazione con Ab InBev, riportiamo alcuni consigli dedicati agli insegnanti per affrontare il tema del consumo di birra e, più in generale di bevande alcoliche con i propri alunni:
- Nel nostro Paese si possono comperare ed assumere bevande alcoliche soltanto se maggiorenni. Solo una parte numericamente limitata dei tuoi allievi dovrebbe essere direttamente coinvolta in consumi alcolici. Affrontare precocemente il discorso, però, è un importante fattore protettivo per tutti gli allievi;
- affrontare il tema “alcol” in classe è un’ottima occasione per parlare del concetto di salute che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità”;
- evita le generalizzazioni. Il tuo ruolo suggerisce il possesso di competenze: distingui tra consumo di alcol, abuso e dipendenza, potrai essere maggiormente d’aiuto agli studenti e ai loro genitori. Educa i ragazzi a riconoscere un eccesso e a riflettere sui rischi della perdita di controllo; ricorda loro che, sotto ai 21 anni, è vietato mettersi alla guida dopo aver bevuto;
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- tieni in considerazione e valorizza le opinioni e le conoscenze dei tuoi studenti, fai di questo tema l’oggetto di una discussione collettiva, stimola il confronto di gruppo sul ruolo e il significato che la birra, e le altre bevande alcoliche, rivestono per i giovani;
- inserisci l’alcol nella trattazione delle materie curriculari. John Ciardi, insegnate e poeta statunitense di origini italiane, scriveva: “La fermentazione e la civilizzazione sono inseparabili”. La birra ha una genesi antichissima, seguirne le sue vicende può rappresentare una straordinaria lezione multidisciplinare che coinvolge la storia, la geografia, l’antropologia, la chimica, la biologia, la letteratura;
- utilizza le pubblicità sugli alcolici, sia quelle presenti sulla stampa che quelle trasmesse in televisione o sui social, per svelarne i contenuti conformistici e stimolare lo spirito critico nei tuoi allievi;
- esercita i tuoi studenti nell’ideare messaggi di prevenzione verso l’abuso di alcol da indirizzare ad altri allievi dello stesso o altri istituti d’istruzione: si tratta di una metodologia particolarmente efficace, la peer education, ossia l’educazione tra pari;
- la birra, come le altre bevande alcoliche, si concilia male con lo studio. Illustra come, tra le conseguenze, vi sia un netto peggioramento delle capacità di concentrazione, di apprendimento e di performance. Suggerisci come il consumo di birra convenga riservarlo ai momenti di relax, di divertimento e di socialità;
- insegna a rispettare le diversità di genere: spiega che le ragazze, a parità di condizioni e stessa quantità di alcol, presentano una concentrazione di alcolemia nel sangue più elevata rispetto ai maschi. Ciò è dovuto al fatto che pesano meno, il loro corpo contiene meno acqua (lei il 50%, lui il 60%) e hanno meno ADH (l’enzima che sintetizza l’alcol);
- ricorda che, nonostante il tuo impegno di docente, non riuscirai a determinare nei tuoi allievi condotte non rischiose e sempre salutari: il tuo lavoro però fornirà preziosi strumenti di consapevolezza, affinché essi scelgano autonomamente comportamenti ispirati a principi di salute.
LA VERA PREVENZIONE E’ IL CONSUMO CONSAPEVOLE!