Numero 03/2018

18 Gennaio 2018

Birrificio Bella’ Mbriana: eccellenza della Campania Felix

Birrificio Bella’ Mbriana: eccellenza della Campania Felix

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Oggi siamo ospiti del bellissimo territorio del Nocerino Sarnese, nel circondario di Nocera Inferiore, cittadina situata in quella parte della Campania Felix nota non solo per la sua antica storia, ma rinomata anche per un prodotto di eccellenza come il Pomodoro S. Marzano. Siamo in compagnia di  Prisco Sammartino, il deus ex machina del Birrificio Bella’ Mbriana. Un uomo, leva 1966, che incarna grazie alle sue origini da nonno paterno locale e con nome tipico nome nocerino dedicato al Santo patrono della città – San Prisco – l’anima più essenziale del territorio.

Dopo un percorso accademico concluso presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II in Architettura e l’avvio di un proprio studio professionale, Prisco scopre la passione per la birra, ma anche per il tango ed i migliori sigari, da gustare in accompagnamento  con le birre.

 

Ecco la nostra intervista, alla scoperta della passione di Prisco e delle sue creazioni.

 

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Prisco, come nasce la tua  passione per la birra?

La curiosità e conoscenza sono state il volano dell’avvio di questa avventura.

Dopo aver assaggiato alcune birre, molto diverse da quelle che avevo bevuto negli anni prima, durante il servizio militare erompe in me la curiosità di conoscere e ampliare il mio bagaglio culturale circa lo sterminato mondo brassicolo, del come e del perché si ottenevano determinati prodotti.

La passione brassicola mi ha conquistato da molto tempo, ma la vera svolta è arrivata quando questa si è unita  alla mia personale esigenza di sperimentazione e creazione “non soltanto sulla carta”. Una necessità che mi ha sempre accompagnato, considerando il mio lavoro da architetto. Frequentando varie e brave maestranze nell’ambito della carpenteria in acciaio e dopo aver seguito presso l’Università di Udine il “ Corso Tecnico Gestionale per Imprenditori della Birra”, ed il corso di formazione “Come diventare Birraio” al CERB, ho progettato l’impianto che attualmente si trova in birrificio.

Quindi dalla fase dell’apprendimento,alla fase di realizzazione il passo è stato breve ed inevitabile.

 

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Bella ’Mbriana Brewing: quali le sue peculiarità e la filosofia produttiva?

Bella ‘MbrianaBrewing  è una piccola realtà artigianale o meglio una “Officina Alchemica Artigianale”, che dopo un periodo principiato qualche anno prima per l’attività di ricerca, progettazione e realizzazione dell’impianto, ha visto la luce all’inizio del 2012.

Il nome del birrificio è stato quasi inevitabilmente legato al territorio,  dato che la mission è quella di valorizzare i luoghi da cui proviene. La Bella ‘Mbriana, nella credenza popolare napoletana, rappresenta infatti lo spirito benigno della casa. Difficile è descriverne l’aspetto, poiché appare solo per un qualche istante accanto ad una tenda mossa dal vento o nel riflesso di una finestra, dunque apparizioni troppo fugaci per affermare di averla vista. Capricciosa e potente come una dea: avere questa presenza nelle case significa, dunque, benessere e salute. Da questa figura prende spunto il logo del birrificio, rappresentato da una rana alata con coda da diavoletto. In molte culture antiche, infatti, la rana era associata alla prosperità ed alla fortuna.  Inoltre, le rane sono come piccoli miracoli evolutivi, l’ elemento di connessione tra l’acqua e la terra e l’aria, quindi rappresentano perfettamente il processo di creazione ed evoluzione della birra, in cui  troviamo acqua, il malto (la terra), il lievito (l’aria).

Le ali di angelo e la coda da diavolo invece rappresentano i limiti alcolici e stilistici .

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“Creazione e Sperimentazione” potremmo dire che sono il fulcro attorno al quale  nasce BMB .Il desiderio era quello di creare una tipologia di birra diversa da quella per anni si vendeva nel negozio di mamma, la classica bionda per intenderci.

Insieme all’ambizione di accostare allo stile classico brassicolo, una sperimentazione dai gusti sempre raffinata e discreta, frutto di una continua ricerca (maturazione in botti, fermentazione mista, fermentazione spontanea), volta alla contaminazione di essenze, profumi e sapori ( ciliegie, albicocche, mosti di uva autoctoni) che la nostra terra ci dona in ogni periodo dell’anno.

 

Come è strutturato il birrificio?

La sala cotta del birrificio, progettato da me e realizzato insieme alle maestranze locali, è da 10 hl con doppio tino con camicia a vapore:il primo per l’ammostamento e filtraggio, il secondo per bollitura e whirlpool.

Abbiamo poi due  tini di fermentazione a fondo piatto dove sono posizionati dei subwoofer per l’ascolto della musica durante la fermentazione e due troncoconici da 1.3 hl. Completano la cantina diverse botti di vari legni e pezzature. Per l’imbottigliamento ricorriamo alla massima artigianalità, tappando esclusivamente con tappi in sughero.

 

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Produci diverse birre, dalle classiche alle più impegnative come barricate, Iga, birre a fermentazione spontanea. Ci descrivi in breve la tua gamma e come scegli le botti?

Le creature del mio birricio sono “ragazze” non semplici,   che portano in sé tradizionalità ed innovazione.

Hanno carattere e non vogliono piacere per forza, sicure di sé quanto basta, ma sempre alla ricerca del miglioramento, di un ‘evoluzione perfettibile per quanto possibile.

Attualmente la produzione realizza birre ad alta fermentazione tendenzialmente di ispirazione belga, a cui si affiancano le stagionali a maturazione in botte. Tra queste ultime, vorrei citare la Pellecchiella, una sourfruit Ale 5.1 Alc% che utilizza in macerazione le succose albicocche del Vesuvio di varietà Pellecchiella, presidio Slow food fornite dall’azienda Agricola di Vincenzo Egizio di Somma Vesuviana. E ancora la Zimmaro, la IGA di 7.8 Alc% a fermentazione spontanea con mosto di Caprettone del Vesuvio, dell’azienda agricola Fuocomuorto di Ercolano.

Veniamo alla scelta delle botti : a volte le individuo attentamente, facendo una richiesta all’ormai amico bottaio Carmine di “D’Ambrosio botti”, antichi bottai in Sarno. In altri casi, invece, è amore a prima vista o sensazione all’olfatto (botti di primo passaggio); in altre occasioni nascono esponendo al buon artigiano i sapori e gli aromi che cerco, e quindi vengono al mondo botti ad essenze miste o tostature particolari.

 

Cosa ti soddisfa maggiormente nel tuo lavoro?  

Leggere nel volto delle persone che assaggiando le creature di BMB le belle sensazioni di cui sono pervase, mi appaga di tutti i sacrifici e del duro lavoro e mi rendo conto davvero che la strada che ho intrapreso è quella giusta.

 

Progetti futuri?

Il tema di fondo dei prossimi progetti futuri sono le contaminazioni infinite e profonde, in modo da creare nuove sinergie e nuove emozioni da poter condividere. icuramente tanta altra sperimentazione con prodotti del territorio e fermentazioni miste. “Solve et coagula“ ecco si potrebbe riassumere in questa frase il futuro di BMB.

 

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Cosa ne pensi della birra in Italia?

Il non avere una tradizione brassicola alle spalle da rispettare, a volte, può essere un punto a favore e associato all’inventiva ed all’estro italiano, fa si che dall’amalgama di questi elementi ne scaturisca un buon prodotto, sicuramente interessante, ma ancora in cerca di una sua identità. È  anche vero che non è tutto oro quello che luccica. Ma nella media la siamo messi bene

 

Ora una domanda che amo fare a tutti, dove difficilmente si avranno risposte simili . Una birra, festival o altro che ti sono rimasti nel cuore!

Una birra che mi è rimasta nel cuore è una che portò un po’ di tempo fa un mio caro amico dagli States: un paio di bottiglie identiche senza etichette fatte da un signore americano, potrei definirle wild davvero interessanti.

Tra i locali degli di nota e dove soprattutto mi trovo a mio agio, nel panorama Campano” posso includere sicuramente L’Ottavonano di Atripalda, ove il buon Gianluca Polini ha selezionato per i suoi clienti una nutrita scelta di birre vintage e non solo. Mentre a Pomigliano d’Arco troviamo il “gigante buono”, Pasquale La Gatta con il suo Labyrinth, sempre attento alle novità brassicole e dove si può ascoltare buona musica dal vivo. Come festival non potrei non nominare BEER ATTRACTION dove ritrovo amici e novità .

 

Maggiori informazioni su Bella ’Mbriana Brewing al link www.bellambrianabeer.it

 

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Christian Schiavetti
Info autore

Christian Schiavetti

Classe 1986, originario di Lecco, città che amo in tutto, dal suo lago alle sue magnifiche montagne.

Ho iniziato presto ad appassionarmi al mondo della birra, grazie ad un amico più grande, che mi regalava i primi sottobicchieri, e mi innamorai poi della collezione di birre del fratello. Iniziai poi io stesso a collezionarle. Oggi ne conto circa 1000 – 1100, oltre a bicchieri e altro.

Un’osteria in paese e le prime birre belghe, Kasteel, Kwack, Delirium, Chouffe, le prime trappiste , la Gouden Draak e le prime Baladin, fu amore. Presa la patente, la mia “ scuola” è stata l’Abbazia di Caprino Bergamasco del grande Michele Galati.

I primi viaggi ho iniziato a farli nel 2010, in Belgio per una settimana e li mi innamorai del Lambic; non ho più smesso di viaggiare: Belgio, Franconia, Baviera, Austria, Irlanda, Francia del nord e ovviamente Italia.

Navigo e leggo spesso sul web riguardo questo mondo, dal 2011 faccio birra in casa. Dopo i kit, grazie a un corso MOBI e a due giorni con Pietro del Carrobiolo, sono passato a all grain con buoni risultati.

Come detto, amo viaggiare appena posso e la birra non manca mai, da singoli eventi a locali famosi, dai piccoli birrifici a ben più lunghi beer tour che mi auto-programmo.

Amo le birre luppolate, e quelle parecchio alcoliche, che spesso dimentico in cantina per anni.

Da gennaio 2015 è nato quasi per gioco il mio blog, BIRREBEVUTE365 , supportato dalla mia pagina facebook, dove scrivo singole recensioni di birra, oltre ai miei viaggi e alle partecipazioni a fiere ed sagre, oltre ad un calendario eventi sempre aggiornato.

In futuro vorrei, visto che tra gli amici c’e già chi lavora in questo campo, poter fare della birra un lavoro dalla beer firm al birrificio, o un beer shop, o perchè no scrivere e viaggiare per la birra!!

Potete visitare anche il mio blog: www.birrebevute365.blogspot.it