Numero 09/2018
4 Marzo 2018
Prima vota e poi beviti una Ceres gratis: le nuove frontiere del marketing
In una giornata così delicata come quella odierna, in cui gli italiani sono chiamati ad esprimere una scelta importante per il futuro del nostro Paese, le strategie di marketing di Ceres non esitano a cavalcare l’onda mediatica dell’evento. E così l’azienda annuncia di farsi paladina di una misura contro l’astensionismo, offrendo una birra gratis a tutti coloro che avranno compiuto il diritto – dovere di espressione del voto.
Come indicato da un recente comunicato stampa aziendale per esplicitare più in dettaglio la campagna pubblicitaria connessa, si tratta di “un’iniziativa di valore simbolico – attiva solo in alcuni bar convenzionati in tutta Italia – ma allo stesso tempo concreta, con cui Ceres si fa paladina di un messaggio molto importante: se deleghiamo agli altri la responsabilità del voto, poi non ci possiamo lamentare”.
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Ma come può un elettore, dopo aver votato “riscuotere” al propria ricompensa?
Semplicemente recandosi in un bar convenzionato, esibendo la propria scheda elettorale debitamente vidimata. Azione semplice a dirsi, ma meno a farsi considerando che il numero di esercenti aderenti all’iniziativa è piuttosto esiguo (consultabile sul sito web aziendale e sulla pagina Facebook ufficiale).
Quella di Ceres, in ogni caso, sarà probabilmente la prima promessa elettorale mantenuta in tempo reale. Come si può facilmente dedurre analizzando lo stile delle numerose campagne pubblicitarie di Ceres, l’azienda non è di certo nuova a iniziative di marketing di grande impatto come questa e, anche se non servirà da sola a ridurre il fenomeno dell’astensionismo, assume un significativo impatto sociale e si contraddistingue – anche se discutibile – per una particolare unicità.