Numero 12/2018
24 Marzo 2018
BERSERKER: Capitolo 4
Tutti erano lì, orecchie tese ad ascoltare le parole del Re.
Il silenzio era tornato a gravitare nella sala grande, gonfio d’attesa e di speranza.
Quali erano le grosse novità di cui aveva parlato Re Holon?
Si sarebbero diretti, come sempre, ad Est?
Le steppe russe erano delle terre selvagge e povere quasi quanto quelle scandinave.
I Vichinghi, dovevano raziare….
Giocoforza, la loro terra non dava raccolti abbondanti, o comunque non sufficienti al fabbisogno di tutti i guerrieri che abitavano quelle lande.
Uomini forti, alti ed imponenti, con l’appetito di orsi bruni!
Le scorrerie estive, o meglio, le scorrerie biennali, erano sempre un ottimo modo per riempire i granai, rubare ricchezze ed ottenere schiavi per i lavori nei campi e schiave per i piaceri carnali!
Il popolo attendeva trepidante le notizie del Re, in merito ai loro viaggi estivi!
Il sovrano, compiaciuto del fatto che tutti fossero interessati alle sue parole, non per obbligo, ma per interesse spontaneo ed incondizionato, gongolò ancora qualche minuto.
Lo sguardo vispo proveniente da quegli occhietti azzurri come il cielo, spaziò e si posò sul viso di ognuno dei presenti.
«Miei cari Guerrieri! Odino, nostro Padre, mi è apparso in sogno! È venuto sottoforma del corvo a tre occhi, annunciato dall’incedere ritmico e spaventoso dei tuoni, segno che anche Thor, il suo adorato figlio, freme per gettarsi nella battaglia con noi! Mi ha comunicato che ad est, ad un giorno di navigazione in più, rispetto al solito, ci sono villaggi più grandi, più ricchi! Andremo lì, ci spingeremo oltre i nostri soliti confini!»
Un boato generale accolse il proclama del Re.
Quando l’esultanza si placò, Kull, il Conte, alzò la mano nell’intento di porre un quesito:
«Mio Re, perdonami… ma le navi che si utilizza erano…»
«Ogni Conte metterà a disposizione le proprie navi, quelle della propria flotta».
«Perdonami… io pensavo che avrei avuto a disposizione la mia flotta e, nell’eventualità, avrei prestato al tuo esercito un paio di imbarcazioni… non credevo che l’interezza della mia flotta sarebbe stata impegnata!»
«E la cosa come mai ti disturba?»
«Mio Signore… lungi da me non darti credito, ma se il messaggio di Odino non fosse esatto?»
«Cosa? Osi mettere in dubbio il Padre degli Dei?»
«No, non sia mai! È solo…. beh, tutti noi sappiamo che i messaggi Divini sono di difficile interpretazione… e se questi villaggi distassero un mese via mare, anziché un giorno?»
«Allora non hai fiducia nel tuo Re, è questo che vuoi dire?»
«No, certo che no!»
«E allora cosa? Devo ricordarti che mi hai giurato fedeltà?»
«Io ti sono assolutamente fedele, mio Signore! Non dubitarne! È solo che… »
«Che?»
«E se trovassimo mare averso? E se le navi affondassero? La mia flotta…»
«Se vuoi, caro Conte Kull, una soluzione c’è!»
«Dimmi, mio Re! Sono tutt’orecchi!»
nonostante fosse solo un Conte, Kull stava evidentemente sfidando il sovrano.
Un gesto, forse, un po’ sciocco e sconsiderato, dettato dal terrore di perdere tutte le proprie navi!
Per un Conte Vichingo, il territorio controllato era molto importante, non vi erano dubbi al riguardo…
Ma era la flotta il suo fiore all’occhiello!
Solo grazie ad una flotta forte e grazie a guerrieri cruenti e ben addestrati, poteva sperare di arricchirsi grazie alle razzie!
«Potresti donarmi volontariamente tutte le tue navi, cosicché, nel caso esse affondassero, sarebbero le MIE navi ad essere colate a picco! Oppure, la seconda possibilità, è un duello. Il cadavere dello sconfitto tra me e te guiderà le truppe dal Valhalla! Oppure una guerra tra il tuo esercito ed il mio… Direi, a mio avviso, che la scelta migliore per tutti, sia che la tua città si schieri con me e che i tuoi uomini razino con i miei. Ci divideremo il bottino al nostro rientro! A te la scelta!»
Il Conte chinò il capo; mai sfidare un Re se non si è sicuri di vincere!