Numero 47/2018

24 Novembre 2018

BERSERKER: Capitolo 39

BERSERKER: Capitolo 39

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Okir sentiva che il suo corpo era leggero.

Emise un grugnito che avrebbe voluto essere un’esclamazione: “Era ora, per Odino”.

Invece, solo una specie di grugnito incomprensibile.

Sogghignò.

La vista divenne come rallentata…

Ne era convinto, in realtà lui stava vedendo meglio, quasi più rapidamente.

Il mondo era come “rallentato”, e si sentiva in grado di fare qualunque cosa e di affrontare qualunque avversario.

Provò a dire a tutti “Sono pronto!”, ma non riuscì ad emettere nulla di adeguato.

Decise, quindi, di dimostrarlo!

Si alzò.

Le sue ferite, appena rimarginate, per l’ennesima volta, si riaprirono.

La pelle si accigliò, mostrando la carne viva, pulsante, calda…

Sanguinante…

Nessuno dei presenti proferì parola.

Tutti videro le membra di Okir, squarciate e dilaniate dai tagli inferti dalle lame nemiche.

Come poteva, un uomo, seppur forte ed avvezzo alla guerra, alzarsi in piedi con quelle ferite?

Soprattutto, con delle ferite ancora in piena fase di rimarginazione?

Okir era stato, veramente, baciato dagli Dei?

«Per… per la barba di Odino!» esclamò il Re.

“Sono Pronto, mio Re! Dai il Via!” avrebbe voluto dire Okir.

In realtà, emise l’ennesimo grugnito, accompagnato dalle proprie braccia alzate al cielo, brandenti una spada nella mano destra ed un’ascia nella sinistra.

Il Re comprese.

«Che la battaglia all’ultimo sangue inizi!»

Segovax si lanciò verso Okir.

Il Vichingo, vide il suo avversario scagliarglisi addosso molto lentamente.

Okir sorrise, convinto di schivare il suo avversario.

Percepì, ad un certo punto, come la puntura di una zanzara sul braccio.

Pensò ad un effetto allucinogeno, ma poi, pochi istanti dopo, vide la lama del nemico conficcata nel suo braccio.

Il vichingo, nonostante fosse allucinato, trasalì in modo reale.

“Dunque questo tonico non aumenta la velocità! Semmai la rallenta! Per gli Dei, riuscivo a colpire il ecchio solo perché lento! Devo adattarmi a queste condizioni, altrimenti sono morto!”

L’unico vantaggio, quindi, di quella pozione, era il “non sentire dolore”.

Ma l’avrebbe sfruttata.

Non appena avesse visto il nemico scagliarsi nuovamente contro di lui, avrebbe tentato un affondo, in modo inconsulto e bislacco, ignaro dell’eventualità di subire un colpo!

Quella tattica, forse,si sarebbe rivelata vincente!

In fondo…

Un nemico che non si cura di rischiare di essere ferito…

Beh, sicuramente era un avversario temibile.

L’attacco avvenne.

Segovax attaccò.

Okir lo percepì.

Iniziò a mulinare spada ed ascia, girando su se steso in un moto confuso ed apparentemente incoerente.

Il  guerriero drogato, percepì di aver urtato qualcosa.

Era la lama nemica.

Con il suo moto circolare, deviò il colpo nemico e, con l’ulteriore rotazione del suo corpo, penetrò nel costato nemico con la sua ascia.

Un rantolo del guerriero avversario.

Con un calcio sfilò l’ascia dal corpo nemico che cadde a terra in agonia.

Aveva vinto.

Percepì in lontananza un boato.

Il boato della folla.

 

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Alessio Lilliu
Info autore

Alessio Lilliu

Sono nato a Cuneo, ridente capoluogo di provincia piemontese.
Ho sempre amato la Natura e, seguendo questo amore, ho frequentato l’Istituto Tecnico Agrario ed ho proseguito i miei studi conseguendo, nel 2012, la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari a pieni voti.
Ho sempre adorato la cultura in ogni sua forma, ma ho sempre odiato gli stereotipi.
In particolare lo stereotipo che ho sempre rigettato è quello che riguarda la relazione tra “persone studiose” e “persone fisicamente poco attraenti”. Per ovviare a tale bruttissimo stereotipo all’età di 11 anni cominciai a praticare Judo e ad oggi sono cintura nera ed allenatore di questa disciplina marziale.

Dal 2010 gestisco un’attività commerciale, l’Edicola della Stazione Ferroviaria di Cuneo.
Ho ricoperto nel 2011 anche il ruolo di Vice-Responsabile della qualità all’ingresso in un macello del cuneese e, una volta terminato il mio percorso di studi, nel 2012 per l’appunto, ho deciso di rendere il settore alimentare parte ancor più integrante della mia vita. Creai la Kwattzero, azienda di cui sono socio e che si occupa di prodotti disidratati a freddo e di produzione di confetture ipocaloriche, ricavate tramite un processo brevettato di mia invenzione e di mia esclusiva proprietà. Obiettivo finale della ditta è quello di arrivare a produrre i propri prodotti con un consumo energetico pari a zero tramite l’installazione di fonti di energia rinnovabile, per esempio pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda la mia passione per la scrittura, nacque in tenera età ed in particolare attorno ai sette anni, quando rubavo di nascosto la macchina da scrivere di mio padre, una vecchia Olivetti, per potermi sbizzarrire a sognare e fantasticare su terre lontane e fantastici eroi.

La mia passione per la scrittura venne ricompensata nel 2010 quando pubblicai il mio primo romanzo, “Le cronache dell’Ingaan”. La mia produzione letteraria prosegue a tutt’oggi con nuovi romanzi.

Dal 2012 sono Presidente di Tecno.Food, associazione che riunisce i Laureati e gli Studenti delle Scienze alimentari in seno all’Università degli Studi di Torino.

La nuova ed affascinante sfida che sto cominciando ad affrontare con enciclopediadellabirra.it mi permette di unire due mie grandi passioni: la scrittura e la birra!

Adoro sperimentare sempre nuove cose e nuovi gusti e questa è un’occasione davvero unica.