Numero 51/2018

22 Dicembre 2018

BERSERKER: Capitolo 43

BERSERKER: Capitolo 43

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Okir e i suoi due schiavi avevano appena trasportato l’uomo all’interno della casa e lo avevano adagiato su di una stuoia vicino al camino.

Il vecchio chiese al padrone:

«Padrone… la domanda mi sorge spontanea… chi è stato a ridurlo così? Perché?»

«Non lo so… ma la sua ferita è opera di una freccia, sicuro! Non di zanne!»

«E se…»

«Parla, avanti! Giacché la priorità è salvarlo!»

«E se lo avessero seguito?»

Okir non ci aveva pensato!

Quella eventualità era tutt’altro che remota!

Magari, i ladroni, sarebbero giunti lì tentando di rapinarlo!

Sempre che di comuni ladroni si trattasse!

«Per gli Dei! Va alla finestra ed avvisaci se vedi qualcuno che viene verso casa!» ordinò alla ragazza.

«Padrone…» rispose lei.

«Sì?»

«Non credo che serva che io mi metta di vedetta».

«Perché?»

«Tre uomini, armati di tutto punto, sono proprio qua fuori!»

«Maledizione!» imprecò il vichingo.

Cercò la sua ascia ma non la vide.

Poi ricordò: era ancora fuori, nel giardino, abbandonata quando aveva soccorso l’uomo che ora giaceva vicino al camino.

«Per gli Dei!»

Percorse con lo sguardo l’interezza della stanza.

Vide un uncino per scostare la legna una volta accesa nel camino ed un attizzatoio.

Prese l’uncino e poi, precipitandosi ove era posizionato il tavolo da lavoro per cucinare, afferrò il lungo coltello che usava per lavorare il pescato.

«Tre uomini, hai detto?»

«Sì!»

«Sono grossi ed agguerriti?»

«Molto più imponenti di te, padrone…»

Okir si voltò verso il vecchio:

«Presto, del tonico» disse riferendosi alla birra trattata con i funghi.

«Padrone…»

«Non ho tempo per chiedere loro chi sono e perché sono qui… e comunque non credo che le loro intenzioni siano particolarmente amichevoli…»

Senza obbiettare ulteriormente, il vecchio si precipitò, tramite le scale di legno in cantina, ove le botti di birra maturavano, il malto fermentava ed i funghi allucinogeni rilasciavano le loro proprietà alteranti.

Salì e porse al padrone un boccale pieno fino all’orlo.

«Spero vivamente di tornare, se così non fosse, scappate più rapidamente possibile… buona vita, è stato un Onore avervi sotto al mio tetto!»

«Padrone…» perfino il vecchio sembrava commosso.

Era come se, anche loro due, non vivessero più il loro rapporto con il vichingo come quello che normalmente c’era tra schiavi e padrone.

Il guerriero uscì, senza attendere che anche la bella schiava lo salutasse.

La furia guerriera scatenata dal tonico aveva già iniziato a fare il suo effetto.

Lei, il viso sul vetro, il vapore acqueo che rendeva fosca la visuale.

Sussurrando, gli occhi lucidi:

«Vinci, Okir…»

 

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Alessio Lilliu
Info autore

Alessio Lilliu

Sono nato a Cuneo, ridente capoluogo di provincia piemontese.
Ho sempre amato la Natura e, seguendo questo amore, ho frequentato l’Istituto Tecnico Agrario ed ho proseguito i miei studi conseguendo, nel 2012, la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari a pieni voti.
Ho sempre adorato la cultura in ogni sua forma, ma ho sempre odiato gli stereotipi.
In particolare lo stereotipo che ho sempre rigettato è quello che riguarda la relazione tra “persone studiose” e “persone fisicamente poco attraenti”. Per ovviare a tale bruttissimo stereotipo all’età di 11 anni cominciai a praticare Judo e ad oggi sono cintura nera ed allenatore di questa disciplina marziale.

Dal 2010 gestisco un’attività commerciale, l’Edicola della Stazione Ferroviaria di Cuneo.
Ho ricoperto nel 2011 anche il ruolo di Vice-Responsabile della qualità all’ingresso in un macello del cuneese e, una volta terminato il mio percorso di studi, nel 2012 per l’appunto, ho deciso di rendere il settore alimentare parte ancor più integrante della mia vita. Creai la Kwattzero, azienda di cui sono socio e che si occupa di prodotti disidratati a freddo e di produzione di confetture ipocaloriche, ricavate tramite un processo brevettato di mia invenzione e di mia esclusiva proprietà. Obiettivo finale della ditta è quello di arrivare a produrre i propri prodotti con un consumo energetico pari a zero tramite l’installazione di fonti di energia rinnovabile, per esempio pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda la mia passione per la scrittura, nacque in tenera età ed in particolare attorno ai sette anni, quando rubavo di nascosto la macchina da scrivere di mio padre, una vecchia Olivetti, per potermi sbizzarrire a sognare e fantasticare su terre lontane e fantastici eroi.

La mia passione per la scrittura venne ricompensata nel 2010 quando pubblicai il mio primo romanzo, “Le cronache dell’Ingaan”. La mia produzione letteraria prosegue a tutt’oggi con nuovi romanzi.

Dal 2012 sono Presidente di Tecno.Food, associazione che riunisce i Laureati e gli Studenti delle Scienze alimentari in seno all’Università degli Studi di Torino.

La nuova ed affascinante sfida che sto cominciando ad affrontare con enciclopediadellabirra.it mi permette di unire due mie grandi passioni: la scrittura e la birra!

Adoro sperimentare sempre nuove cose e nuovi gusti e questa è un’occasione davvero unica.