17 Aprile 2015
GLUTEN FREE in crescita: apprezzate da tutti!
In copertina: Il Marchio Spiga Barrata dell’’Associazione Italiana Celiachia.
Molto spesso si pensa che le birre senza glutine siano solo per le persone intolleranti al glutine, pensiero smentito dai fatti: pare che queste birre siano apprezzate da tutti, non solo dai celiaci.
Ma come si realizzano le birre senza glutine? Orzo e malto d’orzo, ingredienti fondamentali nelle birre, sono ricchi di glutine quindi per produrre delle birre gluten free ci sono due metodi, come spiegato in questo approfondimento: evitare di usare cereali come l’orzo, ricco di glutine, oppure utilizzarli e successivamente sottrarre il glutine. Nel primo caso si possono utilizzare cereali come riso, mais, grano saraceno e miglio che daranno un sapore leggermente diverso alla birra, mentre nel secondo caso, il procedimento più seguito al momento, si dovranno seguire delle attente procedure per la salute del consumatore.
Cereali e simil-cereali impiegati nella produzione della birra.
Osserviamo ora come va il mercato delle birre senza glutine nel mondo: in Gran Bretagna l’azienda di ricerca di mercato Mintel fa sapere che il mercato delle birre senza glutine sarà in continua espansione e già da molto tempo se ne possono trovare presso negozi come M&S, Waitrose e Asda con 12 milioni di inglesi che scelgono prodotti senza glutine; negli Usa le birre gluten-free o con basso contenuto di glutine stanno andando molto bene e birre come la Redbridge di Anheuser-Busch e quelle di Omission sono molto richieste; in Belgio la Green’s è la birra gluten-free più famosa, non solo tra i celiaci, mentre in Spagna la Estrella Damm Daura è la birra che ottiene più premi nei concorsi mondiali. In Italia durante l’ultimo BeerAttraction, uno degli eventi birrari più noti dell’anno, si è tenuto un concorso dedicato proprio alle birre senza glutine che si è concluso con la vittoria del titolo Italian Low Gluten Beer Award di ‘H’ del birrificio Il Birrone (sotto i 20ppm, quindi senza glutine), Equilibrista del birrificio Birra del Borgo (sotto i 20 ppm) al secondo posto e Delia del Birrificio Italiano al terzo mentre Omission Lager si aggiudica il World Gluten Free Beer Award, Green’s Dark secondo posto e Omission Pale Ale al terzo. Prova che le birre senza glutine sono un settore che sta acquisendo maggiore visibilità anche nel nostro paese.
Il Marchio Spiga Barrata dell’’Associazione Italiana Celiachia.
Maggiore interesse verso questo settore è stato dimostrato non solo da micro-birrifici, ma anche da grandi marchi, come visto prima, ai quali si può aggiungere anche Tennent’s con la sua Tennent’s gluten-free. Motivo di questa ascesa è dato dal fatto che molte persone scelgono uno stile di vita sano, acquistando solo prodotti senza glutine (nonostante la percentuale di persone con celiachia diagnosticata sia molto bassa) per una maggiore digeribilità e una migliore salute degli organi interni. I produttori di birra vanno quindi incontro a questa maggiore richiesta di prodotti gluten-free con birre senza glutine cercando di mantenere inalterato il sapore.
Per il futuro le aziende di marketing fanno questa previsione: più birre senza glutine per chi vuole una vita sana e più birre analcoliche nei paesi che seguono una religione che vieta l’alcol e per chi sceglie uno stile di vita salutistico. Analcoliche e senza glutine acquisiranno sempre più importanza nel corso degli anni, una scelta presa sopratutto dai grandi marchi di birra, probabilmente per contrastare il crescente successo delle birre artigianali e acquisire clienti di nicchia.