Numero 47/2019
20 Novembre 2019
The Foolminati Brewing Co: emergente beer-firm lombarda!
In un panorama sempre più affastellato di microbirrifici e beerfirm, risulta sempre interessante andare alla scoperta di nuove birre e nuove realtà produttive. Oggi sono rimasto nella mia zona, in Lombardia, per conoscere un gruppo di appassionati che ha messo in piedi una beerfirm dal nome simpatico ed intrigante: The Foolminati Brewing Co.
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Simone, parlaci un po’ di Voi, siete più amici giusto, da dove nasce questa passione per la birra, come e quando avete iniziato, che stili prediligiate… infine come e quando nasce il progettoTheFoolminati?
Siamo cinque amici , io Simone , Nicolò, Giorgio , Carmelo e Giovanni, di ben cinque province diverse della Lombardia e tre generazioni differenti a confronto… Ci siamo conosciuti partecipando a corsi ed eventi birrai. Dopo anni passati assieme a bere in giro per Italia e l’ Europa , condividendo questa passione praticamente da sempre, abbiamo provato ad unire un po’ le idee (3 su 5 eravano già hombrewer) per vedere cosa ne usciva….
Anni passati a provare ricette tra pentole e piccoli impianti pilota, pian piano i nostri prodotti sono migliorati, cresceva così sempre piu’ la voglia di provarci…. Ecco i Foolminati.
Non lo chiamerei proprio progetto, ma salto nel vuoto con un vecchio paracadute non revisionato, per questo il nome non troppo serio e il logo che richiama una scommessa.
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Al momento ho avuto modo di assaggiare due Vostre birre , che ritengo molto interessanti, ora sono curioso di assaggiare la Keller, ci racconti in breve queste vostre creazioni?
Beh, sono le prime tre birre create in casa da hombrewer, ricette fatte e rifatte , quelle che in tanti preferiscono.Le ricette sono “assodate” anche se ogni volta c’è qualche piccola miglioria, siamo pignoli e pensiamo che ogni volta , si possa giustamente migliorare.
American pale ale e hoppyamberale sono quelle che abbiamo creato perché, da grandi estimatori del luppolo, volevamo qualcosa da bere in primis noi stessi…. E devo dire che da subito sono state apprezzate. La curiosità ci ha spinto a interessarci alle basse fermentazioni e, dopo diverse prove, abbiamo creato questa keller ambrata che ha riscontrato molto successo.
Come anticipato prima, non c’è una categoria di stili che prediligiamo, abbiamo provato praticamente di tutto negli scantinati lombardi. Prima o poi brasseremo qualcosa di nuovo.
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Cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro, nuove birre o magari il passaggio a birrificio?
Di sicuro nuove birre. Diciamo che da homebrewer, di esperimenti ne abbiamo fatti parecchi e abbiamo molto materiale su cui lavorare. Fare birra rimane ancora per tutti noi un secondo lavoro, quindi anche il tempo per seguire il tutto è stato parzialmente limitato. Beh, il passaggio a birrificio lo vedo lontano sono sincero, ci sono beerfirm eccellenti che lo sono rimasti per molti anni o lo sono tutt’ora. Basti pensare a Via Priula che solo da poco ha acquistato un impianto proprio e Buskers.
Tutti gli sforzi economici verranno dedicati al progetto tap Room, che è quello di cui abbiamo piu’ bisogno ora (ma non voglio anticipare niente) e alla fine, in tutta onestà, piu’ che aprire un birrificio da zero, ce ne sono già a centinaia, vedo molto piu’ probabile, una volta cresciuti abbastanza, un subentro con una buona percentuale di quote in un birrificio già esistente, come ha fatto qualcuno recentemente. Ma direi che per oggi ho già sparlato e fantasticato troppo.
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Come vedi il movimento brassicolo italiano, ci sono davvero tanti marchi, primeggiare non è facile . Come Vi proponete al mercato?
Come gli ultimi arrivati. Effettivamente la concorrenza ormai è tantissima. E’ vero che il mercato è ancora ampio come margine di crescita, ma è anche vero che in proporzione, aumenta anche la confusione attorno. Quindi vedo l’industria che scimmiotta e imita il craft spacciandosi come craft. E poi c’è da dire che a prescindere dalla qualità del prodotto alcuni addetti nel mondo della birra artigianale, per partito preso snobbano le beerfirm. Passo passo ci addentriamo alla volta nel mondo della Birra artigianale.
Alla fine sono un eterno sognatore, quindi vedo ancora crescita futura per il craft italiano e ogni anno, si ruberà sempre una piccola briciola di torta all’industria.. Quello che mi fa maggiormente piacere è vedere che rispetto a qualche anno fa, tende ad alzarsi sempre di più l’asticella della qualità dei prodotti offerti, ed è solo un bene.
Ultime due domande, più personali, ma che piacciono tanto ai nostri lettori. Un luogo e una birra che ti hanno colpito maggiormente…
Come detto anche sopra, mi piace esplorare e conoscere cose nuove, sono abbastanza avventuriero, quindi anche su questa domanda potrei elencarti tanti posti, e tante birre , in Italia e all’estero, ognuno per un motivo diverso. Se proprio devo scegliere torno da dove forse è iniziato proprio tutto per me. Centrale della Birra di Cremona, uno dei primi brewpub italiani. Ci andai nel 2002 appena presa la patente, ne avevo sentito solo parlare fino ad allora e mi sembrava una cosa strafiga. Entrato, ho visto quell’impianto di rame (se non ricordo male), a vista sulla sala, tubi che correvano sul soffitto, boccali da litro pieni di birra e ho pensato, chissà se un domani anche io…. Ci tornai molte altre volte, ma da li a qualche anno avrebbe chiuso….
Sono passati 16 anni, non abbiamo un brewpub, ma possiamo vantare una linea di birre di carattere in grado di dire la propria in un mercato ogni giorno più stimolant
Maggiori informazioni e possibilità di acquisto online su www.foolminati.it