Numero 15/2020
7 Aprile 2020
Coronavirus, la birra Corona ferma la produzione
Prima vittima della psicosi e ora delle misure anti contagio. E’ un calvario quello che sta attraversando la birra Corona, tanto che il produttore messicano, Grupo Modelo, ha annunciato la sospensione delle proprie attività a causa della pandemia del Coronavirus.
La birra sudamericana infatti – da bere tassativamente con una fettina di limone -, circa un mese fa, era rimasta ‘vittima’ dell’associazione fra il proprio nome e quello del morbo di provenienza cinese. Tale era stata forte la ‘tirannia da social’, che il marchio aveva ritenuto opportuno chiarire al mondo come non vi fosse alcuna connessione fra la bevanda e il Coronavirus.
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Ma ora la pandemia si fa sentire, e da domenica entrerà in vigore la sospensione della produzione e della commercializzazione delle birre del gruppo (in particolare Corona, Pacifico e Modelo) distribuite in 180 Paesi del mondo. Il gruppo ha spiegato che la decisione è in linea con un decreto emanato dal governo messicano il 31 marzo, che ordina la sospensione delle attività non essenziali nel Paese fino al 30 aprile. “Stiamo riducendo la nostra produzione al minimo assoluto per mantenere le nostre strutture senza danni e consentire una ripresa delle attività in futuro”, ha reso noto in un comunicato. Dallo scoppio dell’emergenza, le vendite della birra Corona sono diminuite del 40 per cento negli Stati Uniti.
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Il decreto prevede eccezioni per settori chiave dell’economia, come quello alimentare. Modelo ha inoltre chiarito che se le autorità confermassero la natura essenziale della birra, sarebbe pronto a riprendere la produzione, con il 75% del personale impegnato da remoto. Secondo fonti di stampa anche l’altro grande produttore di birra in Messico, Heineken, che commercializza in particolare i marchi Tecate e Dos Equis, potrebbe sospendere le operazioni.