Numero 29/2021
19 Luglio 2021
Geltrude Salvatori Franchi, birrificio dell’Eremo: qualità senza compromessi
Assisi, la città che ti colpisce con la sua pace e i suoi paesaggi incantevoli è anche una città ricca di storia, cultura, enogastronomia ed eventi. Qui nove anni fa nasceva uno dei birrifici di spicco della scena birraria italiana attuale: il Birrificio dell’Eremo. Un birrificio che colpisce sempre con dei prodotti che rivelano una qualità senza compromessi grazie al talento, all’energia e alla passione dei suoi fondatori, Enrico Ciani e Geltrude Salvatori Franchi, e all’instancabile team dei ragazzi che lavorano con loro.
Oggi abbiamo intervistato Geltrude Salvatori Franchi, la cofondatrice e responsabile commerciale del birrificio. Geltrude è una donna pratica: guarda i numeri e ci dice orgogliosamente che sono loro a parlare dei successi suoi e di quelli aziendali, avvenuti in questi anni. E questo grazie a tre fattori importantissimi: il prezioso team affiatato, la continua ricerca e le tecniche all’avanguardia.
Ringraziamo Geltrude per il suo tempo e vi invitiamo a non perdere nessuna novità del BdE.
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Geltrude, raccontaci la tua storia: qual è la tua professione e come sei arrivata ad occuparti di birra nel corso della tua vita?
Sono socia fondatrice e responsabile commerciale del BdE dal 2012, anno di fondazione. Laureata in Relazioni Internazionali appena concluso gli studi, mi sono dedicata da subito al progetto Birra dell’Eremo. Con Enrico, marito, socio e Birraio ci conosciamo da quando abbiamo 16 anni, e crescendo insieme, i nostri obbiettivi sono diventati comuni. Il birrificio è stato il nostro sogno che è diventato realtà.
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Ci puoi raccontare il progetto “Birrificio dell’Eremo”: com’è nata l’idea? Quali sono le peculiarità?
La nostra attività è iniziata nel 2012 e da allora siamo riusciti ad affermarci sia in Italia che all’estero, con una certa velocità. Siamo partiti il 18 Giugno del 2012, con tre fermentatori e un impianto da 500L per unità produttiva, occupando uno spazio di 200mq. Oggi abbiamo una produzione di 3500HL/anno, 1500mq di spazio e le risorse più importanti della nostra azienda: il team di ragazzi che lavorano con noi.
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.Che tipo di birre producete? Quali sono gli stili?
Non abbiamo limiti sugli stili da produrre, nell’ultimo anno ci siamo dedicati in modo più significativo al mondo delle luppolate moderne. Inoltre a gennaio abbiamo lanciato una nuova linea di birre in lattina: Blind, dedicata alla sperimentazione e creatività senza vincoli.
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In quanto donna, come ti senti nel fare il tuo lavoro? Come sono viste le donne che lavorano in quest’ambito, secondo te?
Nel lavoro io non amo far distinzione tra uomo e donna, mi piace giudicare ed essere giudicata per il lavoro che viene svolto e nella parte commerciale, quella di cui mi occupo, sono i numeri a parlare.
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Quali sono i tuoi piani per il futuro e come vedi la situazione dei birrifici artigianali in Italia, soprattutto dopo il covid?
Il mio piano per il futuro del BdE è continuare a fare qualità senza compromessi, ad investire nell’azienda, innovazione e ricerca aumentando la produzione per soddisfare la richiesta. Il Covid ha messo a dura prova tutto il settore, i birrifici medi, strutturati ed organizzati sono quelli che a mio parere sono riusciti a superare la situazione difficile. Fondamentale è stata l’inventiva e il mettersi in gioco con nuovi progetti. Non fermarsi mai.
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Ultima domanda: qual è la tua birra preferita e perché?
YAKI, connubio tra bevibilità e moderno.
Per maggior informazioni: www.birradelleremo.it