Numero 49/2021
8 Dicembre 2021
Birra per la Stella di Natale: alcuni consigli per la pianta più tipica delle feste
Chi ha detto che alle piante non piace la birra? La realtà empirica dimostra come molte essenze vegetali, soprattutto ornamentali beneficino delle cure e delle attenzioni dell’uomo proprio impiegando la birra come coadiuvante.
In questi giorni molte delle nostre case sono arricchite dalla bella presenza delle Stelle di Natale, scientificamente denominata Euphorbia pulcherrima: nonostante il nome, la pianta può restare meravigliosa in qualsiasi periodo dell’anno, basta assicurarle le giuste attenzioni.
Nel momento in cui si porta nella propria casa è necessario posizionarla in un punto dove prende luce, ma non direttamente .Si deve fare anche molta attenzione ai colpi d’aria, in quanto la Stella di Natale deve stare lontano sia da fonti di calore che da correnti di aria fredde. Per quanto riguarda l’irrigazione, il terriccio deve essere innaffiato due volte a settimana e si devono evitare i ristagni di acqua nel sottovaso. Le foglie verdi, quelle a partire dal basso, con il tempo possono ingiallire e cadere, ciò non implica un eventuale sofferenza della pianta. Per mantenere splendente la superficie delle foglie, un ottimo consiglio è strofinare la superficie delle stesse con un panno o cotone imbevuto di birra, per poi sciacquare con acqua. La blanda acidità della birra e l’azione debolmente abrasiva del panno permetteranno di eliminare polvere e residui organici, rendendo le foglie belle e luccicanti e migliorando la traspirazione del vegetale.
Dopo le vacanze natalizie, e una volta che la fioritura è giunta al termine, è necessario limitare la quantità di acqua nella pianta e posizionarla in una zona d’ombra dove lasciarla fino alla primavera. Verso marzo o aprile si riprende a concimare ed irrigare regolarmente la pianta, in questo modo sarà possibile la rifioritura e la pianta potrà essere posizionata sia all’interno che all’esterno. La birra è ricca di proteine, lievito e minerali essenziali come calcio, magnesio, fosforo o potassio. È, quindi, un fertilizzante molto interessante per le piante. Per poterlo utilizzare come tale, bisogna diluire 2-3 cucchiai in un litro d’acqua, una volta ogni due settimane.
Più complicato è, invece, indurre la pianta alla fioritura nelle stagioni successive. Per far diventare la Stella di Natale rossa, infatti, è necessario eliminarla dalla luce notturna. Insomma per almeno 12 ore la pianta non deve essere esposta in nessun luogo con luce, meglio se rinchiusa in un armadio buio o coperta con delle scatole di cartone. Solo in questo modo, acquisendo la massima quantità di luce durante il giorno, la pianta è in grado di acquisire l’energia giusta per produrre il colore, anche se è necessario che si alternino i periodi di luce ai periodi di oscurità.
Se la pianta viene attaccata da parassiti, in particolare minatori fogliari, ovvero piccole larve che si nutrono della lamina delle foglie, una utile soluzione è porre un bicchierino (tipo quelli da amari) nel terreno e colmarlo con birra: gli insetti, attirati dalla bevanda, finiranno nella trappola senza avere scampo!
Insomma, la birra si dimostra un valido alleato dei fiori più belli del Natale!