Numero 02/2023

14 Gennaio 2023

Pivovar Vysoký Chlumec: lo storico birrificio boemo

Pivovar Vysoký Chlumec: lo storico birrificio boemo

Condividi, stampa o traduci: X

 

Tratto da La birra nel mondo, Volume V, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Vysoký Chlumec/Repubblica Ceca
Siamo in un villaggio della Boemia Centrale, precisamente nel distretto di Příbram.
Qui, a cavallo dei secoli XIV e XV, probabilmente a opera dei Dietrich z Janovic, sorse il birrificio Vysoký Chlumec che, divenuto nel 1474 di proprietà della famiglia aristocratica Lobkowicz, prese il nome di Pivovar Vysoký Chlumec Max Lobrowicz.

 

Distrutta durante la guerra dei trent’anni, nel 1652 la fabbrica fu ricostruita, ma nazionalizzata nel 1948.
Nel 1992 il birrificio fu restituito alla famiglia Lobkowicz che lo modernizzò parzialmente, rinominandolo Prince’s Pivovar Lobkowicz.
Nel 2005 la famiglia Lobkowicz vendette, prima la metà dell’azienda, e poi il resto, alla società tedescaLBC Managerment GmbH. Infine, nel 2008, il birrificio entrò a far parte del Pivovary Lobrowicz Group; ma prese il nome attuale soltanto nel 2012.

 

Lobkowicz Premium, czech pilsener di un limpido colore dorato (g.a. 4,7%). Con un’effervescenza decisa, la schiuma bianca trabocca enorme, soffice, pannosa, durevole e aderente. L’aroma è ricco e forte, a base di malto, fieno, caramello, paglia, mais, pasta di pane, che aleggiano tra sentori vegetali e di luppolo floreale. Il corpo, decisamente leggero, scorre che è un piacere, in una consistenza fin troppo acquosa. Il gusto ha un inizio piuttosto dolce di malto; poi cominciano a emergere note amare di terra e luppolo erbaceo, e la musica cambia, sin al corto finale compiutamente asciutto e amaricante. Nello sfuggente retrolfatto il malto accenna timidamente a un ritorno. Ritorno, che, contrastato benevolmente da un “morso” carbonico acido, rende il commiato senz’altro nostalgico per la sua piacevolezza.

 

Condividi, stampa o traduci: X

Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.