Numero 50/2023
11 Dicembre 2023
Svizzera: è diminuita la sete di birra, ma cresce la vendita di quella analcolica
È diminuita la sete di birra in Svizzera: nell’annata 2022/2023 (avviata nell’ottobre dell’anno scorso e conclusasi nel mese di settembre), le vendite si sono attestate a 4,6 milioni di ettolitri (457 milioni di litri), il 2,5% in meno dei dodici mesi precedenti.
«I timori legati all’inflazione, l’aumento dei premi delle casse malati, gli elevati costi energetici e l’incertezza della situazione geopolitica incidono negativamente sull’umore dei consumatori, con ripercussioni anche sul consumo», afferma Nicolò Paganini, presidente dell’Associazione svizzera delle birrerie (ASB), citato in un comunicato odierno.
A ciò si aggiunge il calo record del corso dell’euro, che stimola nuovamente il turismo degli acquisti. Anche il settore della ristorazione soffre: costi elevati e carenza di personale rendono la vita difficile ai ristoratori.
Stando all’organizzazione dei produttori, il confronto con l’anno brassicolo 2021/2022 è però un po’ fuorviante, in quanto quell’esercizio aveva beneficiato dei forti effetti di recupero dopo la pandemia. «Se si osserva lo sviluppo della produzione media di birra dal 2010 al 2019, i nuovi dati rientrano nell’ambito della prevedibilità, considerato l’attuale contesto economico», osserva l’ASB.
La produzione indigena (-1,2% a 3,6 milioni di ettolitri) si è contratta meno delle importazioni (-7,0% a 9,8 milioni). L’import rappresenta il 21% del mercato: la più alta percentuale, il 26%, era stata registrata nel 2012/2013.
Continuano intanto ad aumentare le vendite della birra senz’alcol: il comparto segna +5,3%, con una quota di mercato che è salita al 6,1%, a fronte del 5,8% dell’anno prima.
«La crescente popolarità della birra analcolica può essere attribuita a vari motivi: cambiamento degli stili di vita, birra analcolica vista come pregiata bevanda naturale per gli sportivi, ma anche maggiore varietà: in passato si produceva soprattutto birra chiara analcolica, oggi invece la scelta è ampia», osservano gli specialisti dell’ASB.
Secondo l’associazione si sta inoltre delineando un cambio generazionale. La tradizionale cultura dello «Stammtisch», il tavolo riservato ai frequentatori abituali, sta lentamente scomparendo. Molti consumatori di birra sono diventati più selettivi, ad esempio per quanto concerne l’abbinamento a determinate pietanze. Per questo la qualità della birra è oggetto di un’attenzione sempre maggiore.