Numero 47/2024
19 Novembre 2024
Monza, la birra dell’Istituto alberghiero Olivetti
Un progetto didattico diverso dal solito ma particolarmente interessante per gli studenti dell’istituto alberghiero di Monza nell’indirizzo sala e bar che si sviluppa all’interno del più ampio contenitore “bere responsabilmente” e coinvolge tutti gli alunni delle classi quinte del diurno e del serale dell’istituto. La 5G, ad esempio, ha appena imbottigliato una ventina di “5 Grandi luppoli” frutto del loro percorso iniziato ascoltando il pluripremiato mastro birraio Pietro Fontana, del birrificio Carrobiolo di Monza che li ha incontrati per spiegare come nasce la birra, i diversi tipi di malto e mostrare le fasi di lavorazione.
«Con i ragazzi affrontiamo un percorso ben delineato relativo al bere – spiega Giovanni Conidi, docente dell’indirizzo – perché siano responsabili e consapevoli. Si parte dalla birra per poi proseguire con il vino, li porteremo a visitare una cantina da un produttore in Brianza e incontreranno un sommelier iscritto all’Aspi (Associazione sommellerie professionali italiane) per poi concludere con un incontro insieme alle forze dell’ordine che mostreranno loro la prova dell’alcol test. Cerchiamo di dare informazioni a tutto tondo visto che poi, in futuro, lavoreranno proprio con questi prodotti». Un laboratorio che ai ragazzi piace molto, perché scoprono molti particolari. «Dopo l’incontro con il mastro birraio ci siamo messi all’opera, siamo partiti con la lavorazione dal mosto – racconta Claudio, uno studente di 5G – che era già pronto, per velocizzare l’attività di fino alla fermentazione. L’aspetto più complesso è mantenere la giusta temperatura in fase di bollitura perché se si sbaglia, con una temperatura troppo alta o troppo bassa si rovina l’intero processo».