Numero 51/2024
18 Dicembre 2024
Birrificio Zuppa di Sasso: alla scoperta del brewpub trevigiano
Questa volta il nostro viaggio ci porta in provincia di Treviso dove insieme a Michele e Alessandra, vi faremo conoscere il Birrificio Zuppa di Sasso.
Ci raccontate chi siete, da dove venite e come vi siete avvicinati al mondo della birra?
Siamo Michele e Alessandra, io, Michele sono nato a Ceggia (Ve) classe 85, appassionato da sempre del buon cibo e del buon bere. Alessandra è mia moglie da qualche anno, lei è di Agordo (Bl), un paesino tra le dolomiti. Classe 92, ex infermiera, amante delle fermentazioni in ogni sua forma. Ha lasciato il suo posto sicuro per intraprendere con me questa avventura. Per scherzare mi dice sempre che ama il vino, ma io so che c’è un fondo di birra …. scusa di verità!
Zuppa di Sasso, cosa evoca questo nome e quando siete partiti come birrificio? Dove vi trovate e com’é strutturato il tutto?
Il nostro, Birrificio Zuppa di Sasso si trova a Motta di Livenza in provincia di Treviso. Da molti anni ormai sperimentavo la produzione di birra come homebrewer. Alle cene tra amici, le mie prime cavie tra birra e pizza fatta in casa, ho capito che il mio prodotto, le mie idee, potevano trasformarsi in qualcosa di più grande. Sentivo che il mio lavoro in fabbrica mi stava stretto e che la mia mente pulsava piena di idee. Ho iniziato a fare gavetta in diversi birrifici, a studiare le tecniche e i segreti. Nel 2021 inizia cosi la prima produzione in Beer Firm con una birra coraggiosa e insolita: una Gose. Il nome Zuppa di Sasso fa riferimento ad una fiaba che spesso leggiamo alle nostre figlie. Narra di un lupo inaspettatamente buono, in controtendenza, che sfida la diffidenza del villaggio e superandola da vita a un banchetto memorabile. Non è poi questo il potere meraviglioso della birra?! Il birrificio apre i battenti nel giugno del 2024 nella zona industriale di Motta di Livenza. All’interno della struttura pulsa un impianto da 300 L, con 4 fermentatori da 300 L e 2 da 600 L. L’impianto è visibile attraverso delle vetrate che permettono ai clienti di sbirciare le fasi produttive, mentre bevono le nostre birre o mangiano nel nostro locale, per questo siamo a tutti gli effetti un brewpub.
Quali birre avete attualmente in gamma e quali sperate di realizzare prossimamente?
Attualmente abbiamo cinque birre di linea base identificate con delle etichette simili tra loro: Helles, Amber Ale, Apa, Extra Stout, Gose. E sei birre speciali identificabili per etichette sempre firmate dalla mano di artisti: German Ale, Neipa, Mild, Pale Ale con luppoli freschi, Belgian Strong Ale, Birra alla canapa. Ci piace molto sperimentare, giocare con gli ingredienti locali. Tra i prossimi progetti il più ambizioso al momento è una Cold Black Ipa, stile più conosciuto in America, meno noto in Italia.
Un brewpub dunque; servite anche birre ospiti o solo prodotte in loco? Discorso cucina, cosa trovano i clienti, che offerta date?
Nel nostro Brewpub è possibile bere sia le nostre birre che una piccola scelta di birre che abbiamo selezionato dal mondo. Chi non ama la birra ma vuole comunque apprezzare il nostro ambiente può comunque gustarsi un gin tonic o un americano di buona qualità. E se ti viene fame? Stiamo ampliando la nostra proposta culinaria con panini gustosi. Dal panino con il Pulled Pork al Sandwich con il Pastrami, fino a una proposta di panino vegano. Per chi preferisce qualcosa di più leggero proponiamo polpette artigianali, taglieri locali e i più classici toast e piadine.
Guardiamo al futuro, cosa vi aspettate e dove volete arrivare? Sogni nel cassetto?
Puntiamo ad ampliare la produzione con un impianto di capacità superiore. Ci piacerebbe molto collaborare con i birrifici che più stimiamo. Un giorno ci piacerebbe poter espanderci con la nostra attività e chissà, magari portare qualcosa anche nel paesino di Alessandra, dove ci fermiamo spesso a sognare.
Un’ultima domanda, la più difficile. Ci sono una birra e un luogo che più vi stanno a cuore?
All’ultima domanda rispondiamo all’unisono con una birra di un birrificio che non è il nostro. La birra matrice dei nostri primi passi: Margose, di Birranova. Durante il nostro viaggio di nozze in Puglia, faceva un caldo pazzesco, camminavamo arsi tra i trulli di Alberobello. Innamorati e pieni di sogni, ordiniamo da bere e arriva lei, fresca e dissetante. Ricordo che sognanti abbiamo iniziato a progettare il futuro, quella birra la avevamo amata al punto da essere di ispirazione, da sfidare le diffidenze di tutti e diventare la nostra prima birra in commercio. Doveva colpire almeno la metà di quanto Margose aveva segnato noi. Un anno dopo dall’uscita della nostra Gose, Mermaid Tears, abbiamo vinto il terzo posto a Riva del Garda. Sopra di noi, i migliori in Italia. E’ stato il carburante per tutto l’avvenire.