18 Marzo 2016

Birrificio Ingargiola: passione di Sicilia

Birrificio Ingargiola: passione di Sicilia

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Dopo l’ultima mia intervista ai ragazzi della beerfirm Venti15Brewing , continua il mio viaggio alla scoperta delle eccellenze brassicole del Sud Italia, arrivando fino in Sicilia , per la precisone Mazara Del Vallo in provincia di Trapani, dove ha sede il Birrificio Ingargiola.

Oggi è Sergio Ingargiola, birraio e proprietario dell’omonimo birrificio, a concederci una intervista.


Sergio, parlaci di te, di come è nata la passione per la birra ed il tuo percorso fino a oggi.

Il primo approccio con la “vera birra” per me è arrivato nei primi anni del 2000, a Palermo, dove ho trascorso i miei anni universitari. Subito mosso da grande curiosità, ho iniziato il mio percorso di esplorazione e di studio, finché nel 2008 è arrivata la svolta: infatti, ho ricevuto in dono dalla mia fidanzata il mio primo kit per fare la birra in casa! Da quel momento, la birra ha ricoperto un ruolo fondamentale della mia vita, a tal punto da decidere di basare su di essa la mia tesi di laurea. Dopo qualche anno di cotte casalinghe di ogni tipo, ho deciso finalemente nel 2014 di mettere in cantiere il progetto che ha portato alla nascita del Birrificio Ingargiola.

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Perché hai deciso di chiamare il birrificio con il tuo stesso cognome? E come sono nati i marchi e le etichette?

Per quanto riguarda il marchio, dopo settimane passate ad arrovellarmi, ho deciso di lasciare il mio cognome: è stata la soluzione più semplice e certamente vederlo in etichetta mi da sempre una certa soddisfazione.

Anche la scelta della prima etichetta è stata abbasta travagliata, ma alla fine sono riuscito ad inserire tutti gli elementi che cercavo. Ho scelto uno sfondo tipo carta da pacchi, per richiamare il concetto di semplicità ed artigianalità, e vi ho accostato font e disegni scherzosi, perché non volevo prendermi troppo sul serio. Per ricollegarmi al territorio ho scelto uno tra gli animali simbolo della tradizione rurale siciliana, la capra, il cui nome in dialetto siciliano (crapa) contiene un chiaro riferimento allo stile birrario da me scelto.

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Com’è nata la tua prima birra, perché lo stile american pale ale?

Scegliere una american pale ale come prima birra è stata una conseguenza naturale del mio percorso formativo di homebrewer, data la mia smodata passione per i luppoli, in particolare quelli americani.


Quali sono gli aspetti della tua professione che ti donano più soddisfazioni? E quali i punti dolenti?

Quello che mi soddisfa è essere riuscito nell’intento di trasformare la mia passione in un lavoro e non credo possa esserci niente di più bello che guadagnarsi da vivere facendo ciò che ti piace.

Gli aspetti negativi sono quelli legati alle difficoltà nel gestire un’azienda, perché finita la parte divertente, ovvero fare delle buone birre, bisogna far quadrare i conti.

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Crapa

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Progetti futuri e sogni nel cassetto?


Tra i progetti futuri vi è ovviamente un incremento della capacità produttiva, con conseguente ampliamento della gamma delle mie birre.

Inoltre, non mi dispiacerebbe aprire un piccolo spaccio aziendale o un punto vendita esterno.

 

Il nostro giornale è seguito da moltissimi homebrewer: hai partecipato a concoscorsi? Quali consigli puoi dare ai domozimurghi?

Ho partecipato solo ad un paio di concorsi, anche se di certo mi sarebbe piaciuto viverne qualcuno in più prima di fare il grande salto nel mondo professionistico della birra, poiché sono grandi esperienze formative e di condivisione, che ti permettono confrontarti con tanta gente che condivide la tua stessa passione.

 

Maggiori informazioni sulla birra del Birrificio Ingargiola al seguente link!

 

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Christian Schiavetti
Info autore

Christian Schiavetti

Classe 1986, originario di Lecco, città che amo in tutto, dal suo lago alle sue magnifiche montagne.

Ho iniziato presto ad appassionarmi al mondo della birra, grazie ad un amico più grande, che mi regalava i primi sottobicchieri, e mi innamorai poi della collezione di birre del fratello. Iniziai poi io stesso a collezionarle. Oggi ne conto circa 1000 – 1100, oltre a bicchieri e altro.

Un’osteria in paese e le prime birre belghe, Kasteel, Kwack, Delirium, Chouffe, le prime trappiste , la Gouden Draak e le prime Baladin, fu amore. Presa la patente, la mia “ scuola” è stata l’Abbazia di Caprino Bergamasco del grande Michele Galati.

I primi viaggi ho iniziato a farli nel 2010, in Belgio per una settimana e li mi innamorai del Lambic; non ho più smesso di viaggiare: Belgio, Franconia, Baviera, Austria, Irlanda, Francia del nord e ovviamente Italia.

Navigo e leggo spesso sul web riguardo questo mondo, dal 2011 faccio birra in casa. Dopo i kit, grazie a un corso MOBI e a due giorni con Pietro del Carrobiolo, sono passato a all grain con buoni risultati.

Come detto, amo viaggiare appena posso e la birra non manca mai, da singoli eventi a locali famosi, dai piccoli birrifici a ben più lunghi beer tour che mi auto-programmo.

Amo le birre luppolate, e quelle parecchio alcoliche, che spesso dimentico in cantina per anni.

Da gennaio 2015 è nato quasi per gioco il mio blog, BIRREBEVUTE365 , supportato dalla mia pagina facebook, dove scrivo singole recensioni di birra, oltre ai miei viaggi e alle partecipazioni a fiere ed sagre, oltre ad un calendario eventi sempre aggiornato.

In futuro vorrei, visto che tra gli amici c’e già chi lavora in questo campo, poter fare della birra un lavoro dalla beer firm al birrificio, o un beer shop, o perchè no scrivere e viaggiare per la birra!!

Potete visitare anche il mio blog: www.birrebevute365.blogspot.it