Numero 32/2016
11 Agosto 2016
‘A Magara: la Calabria nella birra!
In questa calda estate siamo andati a Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, per scoprire le birre pluripremiate del birrificio ‘A Magara insieme al suo creatore Eraldo Corti.
Già dal nome del birrificio si può intuire il legame con il territorio che ospita l’azienda. ‘A Magara deriva dal dialetto calabrese e significa la strega. La scelta di questo nome, che fa riferimento ad una leggenda del posto,“vuole valorizzare un posto magico, le sue credenze popolari e quindi trasmettere attraverso le birre l’alchimia calabra del territorio”.
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Eraldo, il mastro birraio, racconta che “la passione per la birra è nata scoprendo le bitter tradizionali inglesi durante un viaggio in Gran Bretagna, così dal 1999 ho iniziato a fare homebrewing. Ho collaborato con alcuni birrifici e ho aperto un beershop, attivo ancora oggi. Per offrire un servizio migliore alla nostra clientela lo abbiamo dotato di una cucina che sforna piatti da accompagnare alle birre. Ho iniziatoa produrre birra come beerfirm, ma ho sempre specificato nelle etichette delle mie creazioni il luogo di produzione, perché mi piace essere chiaro con chi acquista il prodotto. Infine dal 2013 ho aperto questo birrificio che al momento ci sta dando delle belle soddisfazioni”.
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Le referenze del birrificio non hanno uno stile di riferimento geografico ben preciso infatti, possiamo trovare, tra le tante, una creamale, una saison e una imperialstout. “Realizzo birre godibili alla spina, privilegiando la bevibilità e l’equilibrio. Quando progetto una birra ragiono sullo stile di riferimento, ma non sto aderente, cerco sempre di dare un tocco personale alle mie birre. Ad esempio, con Zarzamora, una double I.P.A. con more di rovo, ho studiato il frutto in modo da avere una birra bilanciata, dove l’amaro è equilibrato dal malto, ma dove le more danno un’impronta decisa e rendono il prodotto finale caratteristico. Se dovessi presentarla in qualche concorso un giudice resterebbe davvero molto spiazzato!”.
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Le birre alla frutta sono uno dei fiori all’occhiello del birrificio. Oltre a Zarzamora è molto apprezzata anche Frambueza, birra con lampone fresco della Sila e grano Senatore Cappelli, premiata come Birra Slow nella Guida alle birre d’Italia 2017 di Slow Food. Il mastro birraio con un certo orgoglio tiene a precisare che “la frutta utilizzata è sempre fresca e non trattata”.
“Il mio è un birrificio calabrese e siamo orgogliosi di esserlo; in ogni birra cerchiamo di portare un pizzico di Calabria. Nei prossimi anni ci aspettiamo di aumentare la produzione in termini di volume. Nei prossimi mesi ho in cantiere una nuova birra alla frutta, ma non posso dire di più! Visto che il portafoglio delle mie birre è abbastanza vasto, ho intenzione di fare qualche oneshot, giusto per dare libero sfogo alla passione che ho verso questo prodotto! Uno degli obiettivi che ci poniamo è quello di aumentare le vendite nel mercato calabrese, perché ritengo abbia ampio spazio di crescita. Inoltre vorrei poter avere un distributore per arrivare in modo più capillare anche in tutte le altre zone d’Italia. Però cerchiamo qualcuno che sappia valorizzare il nostro lavoro e soprattutto i nostri prodotti!”.
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Infine un commento sull’approvazione della definizione di birra artigianale: “la definizione è importante, anche se sicuramente è perfettibile, come tutte le cose. Il limite di ettolitri ci fa sperare che i nostri volumi nei prossimi anni possano aumentare a dismisura! La speranza è quella di arginare il fenomeno dei beerfirm che sta proliferando. L’auspicio è che in futuro la definizione sia seguita da sgravi fiscali per gli imprenditori di settore oppure da una diminuzione dell’accisa”.
Potete trovare maggiori informazioni sul birrificio e sui suoi prodotti al sito www.alchimiacalabra.it