Numero 50/2016
12 Dicembre 2016
GDO: Conad investe sulla birra artigianale
Continua il nostro viaggio all’interno del mondo della Grande Distribuzione Organizzata. Oggi, per parlare di birra, abbiamo incontrato Marco Foscoli, groupcategory manager di Conad, una delle principali società italiane che opera nel settore degli alimentari e dei beni di largo consumo.
Gli scaffali dei vostri punti vendita hanno una buona scelta relativa alle birre. Qual è la filosofia di Conad rispetto alla birra? C’è interesse a proporre alla vostra clientela un prodotto più buono e anche più costoso come le birre artigianali, rispetto ai classici prodotti industriali?
La categoria delle birre continua a crescere e cresce soprattutto il consumo incasa. Questa crescita è guidata dalle Birre Specialie in particolare il mondo delle artigianali è sicuramente quello più dinamico e che sta riscuotendo il maggiore interesse da parte del consumatore.
Conad è da sempre molto attenta a cogliere le nuove tendenze di mercato e a soddisfare con la propria offerta assortimentaleun cliente sempre più informato e consapevole nell’acquisto.
In quest’ottica già da alcuni anni abbiamo iniziato ad allargare l’offerta delle Birre Speciali a scaffale, lanciando nel segmento delle Artigianali tre referenze a marchio esclusivo.
In che modo vengono scelte le birre da esporre nei vostri scaffali? Ritiene possibile creare dei corner dedicati alla birra artigianale dedicati esclusivamente ai piccoli produttori in modo che dietro ad una bottiglia ci siano “persone oltre le cose” come recita uno dei vostri slogan?
Le scelte assortimentali sono attuate sempre in funzione dell’evoluzione delle tendenze di consumo; negli ultimi anni, stiamo aumentando gli spazi delle birre artigianali poiché trend emergente, nonché espressione della territorialità, tema coerente con il nostro posizionamento di marca insegna. Quanto ai corner dedicati, potrebbe essere una strada, sebbene attuabile in prevalenza presso le grandi superfici.
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Il nostro parlamento ha recentemente approvato una normativa che stabilisce cosa sia la birra artigianale. Crede che in futuro Conad possa decidere di privilegiare prodotti artigianali al posto degli industriali?
Conad proprio con lo scopo di intercettare questa nuova tendenza nel mondo della Birra, ha lanciato cinque anni fa una linea di tre birre artigianali a marchio “I Cavalieri”: una doppio Malto Bionda, una Speciale Rossa e una Speciale Bionda. Per sua definizione la Birra Artigianale è prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione. Queste caratteristiche uniche ne fanno un segmento ad alto valore di distintività sul quale intendiamo continuare a investire in termini di spazio a scaffale e numero di referenze.
Tra i prodotti a marchio Conad vi è anche Birra Dana, prodotta in Friuli Venezia Giulia da Birra Castello e Pedavena. Perché avete scelto questi due grandi birrifici italiani? Ci racconta come è nata questa birra e se avete scelto voi lo stile della birra o se vi siete affidati completamente ai birrifici?
La scelta dello storico Birrificio Italiano Pedavena di San Giorgio di Nogaro racchiude alcuni dei tratti distintivi del nostro posizionamento, Italianità del partner e valorizzazione del territorio dove siamo presenti. Conad ha definito autonomamente le caratteristiche della Birra Dana, un prodotto tradizionale per chi consuma birra quotidianamente.
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Immagino che Conad elabori delle ricerche di mercato. Mi saprebbe dire chi sono le persone che entrano nei vostri punti vendita per acquistare birra industriale e chi per acquistare birra artigianale?
Profiliamo le abitudini dei nostri consumatori non solo attraverso le informazioni delle Carte di Fedeltà usate nei nostri punti vendita, ma anche in base a ricerche ad hoc, tese ad indagare interessi e consumi del cliente anche fuori dai Supermercati.Il consumatore della birra industriale è alla ricerca di un prodotto dal gusto tradizionale con un buon rapporto qualità/prezzo, l’amante delle Speciali è un appassionato di Birra che ama i gusti decisi e vuole sperimentare nuovi prodotti/abbinamenti.
La maggior parte delle birre che trattate sono pastorizzate. Per le birre non pastorizzate prevedete un tipo di trasporto fino ai vostri punti vendita particolare?
Le Birre non pastorizzate possono essere meno stabili e quindi nella fase di trasporto sono richieste temperature controllate che evitino sbalzi di temperatura. Nel caso della nostra Linea di Artigianali “I Cavalieri”,la birra non viene pastorizzata, ma la fase di trasporto non necessita di temperature controllate in quanto la stabilità del prodotto viene ottenuta attraverso un processo di rifermentazione in bottiglia e uno stazionamento a magazzino di circa un mese.
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Avete una rubrica dedicata a delle ricette di cucina. Avete mai pensato di proporre ricette dove la birra sia protagonista in cucina?
Sulla nostra rivista “Bene Insieme“, di cui distribuiamo un milione di copie mensili attraverso i nostri pdv,mediamente dedichiamo in ogni numero circa venti pagine a ricette di stagione o a temi legate al mondo della cucina. Quest’anno già in due numeri diversi abbiamo dato spazio al mondo della Birra spiegando al consumatore quali solo gli ingredienti di base e i diversi processi fermentativi per produrre una birra di qualità. Il consumo della Birra in casa è molto cresciuto in questi ultimi due anni, quindi continueremo in futuro a dare spazio sulla nostra rivista a questo mondo, proponendo abbinamenti culinari, sia con il segmento delle artigianali ma anche i prodotti più tradizionali.