Numero 02/2017

10 Gennaio 2017

A faccia a faccia con Eliano Zanier, il patron di Mr. Malt

A faccia a faccia con Eliano Zanier, il patron di Mr. Malt

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Il movimento culturale legato alla birra artigianale in Italia, di certo, non sarebbe così numeroso, appassionato e preparato senza la presenza del foltissimo esercito di domozimurghi, che, tra estratti, grani di malto, luppoli, mulini, fermentatori, pentolini e pentoloni sferzano di entusiasmo la nostra penisola.

Ma il popolo di homebrewers per “esistere ed evolversi” ha la necessità di potersi approvvigionare di materie prime e strumentazioni appositamente dedicati: senza questi, infatti, nulla potrebbe crearsi tra le mura domestiche. È facile, quindi, comprendere come le dinamiche degli homebrewers italiani siano state strettamente legate alla nascita di una rete, altrettanto appassionata ed attenta, di fornitori specializzati dei prodotti per la brassatura casalinga, che hanno preso piede anche grazie allo sviluppo della rete internet e delle consegne espresso a domicilio.

Tra i numerosi operatori nella fornitura di prodotti ed attrezzature per homebrewing, Mr.Malt rappresenta una realtà di assoluta eccellenza, considerata da molti domozimurghi il punto di riferimento per i propri approvvigionamenti.

Giornale della Birra ha incontrato ed intervistato Eliano Zanier, che esattamente 20 anni or sono ha fondato la P.A.B. Srl, azienda detentrice del noto marchio Mr.Malt.

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Eliano, “inventarsi” un e-commerce di attrezzature e prodotti per homebrewing nel 1996, quando il movimento della birra artigianale italiano iniziava a muovere i primi passi poteva essere un salto nel vuoto: quale stimolo ti ha indotto a credere in questo progetto?

E’ vero che all’inizio sul mercato italiano dell’homebrewing mancava un po’ tutto: materiale di formazione, varietà a livello di materie prime, attrezzature …bisognava rivolgersi sempre all’estero sia dal punto di vista delle forniture che delle competenze. Era il “lontano” 1991 e da un piccolo negozio specializzato in enologia che all’epoca avevo aperto con altri due soci, si voleva proporre un prodotto e un concetto nuovi ma sconosciuti ai più che spesso venivano visti come un’attività molto complicata. Cruciale per noi è stato l’avvento di Internet sia come fonte di notizie dal mondo anglosassone, sia come vetrina per farci conoscere tramite il nostro sito, già attivo dal 1998. A fine anni ’90 il movimento birrario ha iniziato a crescere sempre di più e molti birrifici hanno iniziato ad acquistare le materie prime da noi, abbiamo quindi iniziato a crescere ad un ritmo serrato passando da un piccolo magazzino nel centro di Udine al recente trasloco in una sede di oltre 2500 mq impiegando circa 20 persone tra magazzino e uffici.

 

Come è nato e cosa rappresenta il marchio della tua azienda, il celebre omino che corre?

L’ometto Mr. Malt è nato nel 1991 quando ancora eravamo un piccolo punto vendita che trattava prodotti di enologia, ricorda un dinamico mastro birraio medievale che corre a servire uno spumeggiante bicchiere di birra, questo simboleggia il nostro modo di offrire un servizio rapido ed efficiente. Le spighe d’orzo rappresentano le materie prime e il legame con la terra.

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La schiera dei domozimurghi italiani è cresciuta esponenzialmente nel corso degli anni e contemporaneamente si è affinata la conoscenza della cultura birraria: oggi far fronte alle esigenze ed alle richieste dei clienti è una sfida non facile! Come si è evoluto l’homebrewer italiano “modello” secondo la tua esperienza?

Gli homebrewers italiani sono diventati negli anni dei clienti molto esigenti e attenti, innanzitutto danno molto valore a tracciabilità e sicurezza del prodotto, esigenza che noi abbiamo più che seguito, anticipato grazie al nostro sistema di gestione informatizzata del magazzino. Quindi direi che vogliono avere informazioni molto tecniche sui prodotti prima di acquistare, segno che studiano, si informano e si confrontano tra loro. Vogliono sicuramente prodotti di qualità e guardano sempre meno il prezzo a fronte della funzionalità del prodotto, sia per quanto riguarda le materia prime che le attrezzature. Non da ultimo, ma questa è una tendenza generale del mercato e-commerce, vogliono ricevere l’ordine nei tempi più rapidi possibili, ad oggi dal momento dell’ordine al ricevimento della merce le nostre tempistiche sono di 2, al massimo 3 giorni.

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Per permettere ai tuoi clienti di realizzare a casa ottime birre, è indispensabile una attenta selezione e gestione delle materie prime: come avvengono questi processi? Come gestite il ricevimento e smistamento ordini per essere in tempi rapidissimi in consegna presso i birrifici casalinghi?

Innanzitutto selezioniamo con estrema cura i nostri fornitori i quali devono avere i nostri stessi valori di serietà, controllo della qualità, senso del servizio; per noi è fondamentale avere in ogni momento la possibilità di tracciare tutta la merce, alimentare e non, al fine di fornire sia all’affermato birrificio artigianale che all’homebrewer prodotti eccellenti ma anche sicuri. Prima dell’inserimento a catalogo testiamo tutti i prodotti per valutarne qualità e funzionalità. Una volta arrivati in magazzino, prima di essere caricati in stock quindi disponibili per la vendita, i prodotti sono sottoposti a controlli di qualità approfonditi.

Per essere rapidissimi nella consegna, il nostro sistema di evasione ordini è totalmente integrato: il processo informativo dal sito web al gestionale aziendale al gestionale del corriere espresso di cui ci avvaliamo per i trasporti è un continuum. Da tempo gestiamo anche informazioni come gli alfa acidi e l’anno di raccolto dei luppoli, l’ebc, la data di scadenza dei prodotti e queste sono tutte informazioni aperte ai clienti in quanto si possono leggere sulla pagina del prodotto ricercato.

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Fare la birra in casa richiede attrezzature e strumentazioni dedicate, che permettano un attento controllo del processo e permettano la produzione di quantitativi compatibili con le esigenze famigliari egli spazi ridotti: quali sono le esigenze più sentite e le innovazioni, a tuo avviso, di maggior successo in questo campo?

Se da un lato il “gusto” dell’homebrewing, oltre quello del prodotto finale, è anche personalizzare le proprie attrezzature, sempre più homebrewers che non hanno a disposizione un laboratorio o spazi adeguati optano per gli impianti compatti di nuova generazione che permettono di effettuare ammostamento, filtrazione e bollitura nella stessa pentola (i Braumeister). Con questi impianti c’è un efficace controllo della temperatura attraverso il RIMS (re-circulationinfusionmashsystem) nonché la possibilità di programmare l’intero processo di ammostamento con un’unità digitale in quanto il sistema memorizza le varie ricette. In generale posso dire che sempre più homebrewers acquistano attrezzature semi-professionali come ad esempio i rifrattometri o i tester del ph in quanto anche i prezzi negli ultimi anni sono diventati più accessibili.

Ricordiamo ai nostri lettori il sito web di Mr.Malt, raggiungibile al seguente link: www.mr-malt.it

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!