Numero 22/2017
1 Giugno 2017
Monpiër: birra artigianale della Val Gardena
Una delle sensazioni che si hanno arrivando in Val Gardena – e in molte altre località turistiche, del resto – fuori stagione è quella di trovare un po’ il deserto: pochi abitanti, buona parte delle attività commerciali chiuse. A Ortisei però c’è un locale che ha come propria filosofia quella di essere non solo per i turisti ma anche per i gardenesi, rimanendo aperto tutto l’anno: è La Betüla (“La bettola” in ladino) con l’annesso birrificio Monpiër (“ancora una birra”), inaugurati alle 11.11 dello scorso 11.11 (numero che, hanno dichiarato i fondatori, porta loro fortuna).
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Locale e birrificio sono nati dall’iniziativa di Carmelo Li Pomi, Tobia Moroder, Jan Piazza e Diego Perathoner (che in quanto artista ha curato anche gli arredi); mentre in sala cottura c’è Thomas Senoner, formatosi come Mastro Birraio a Pollenzo, nonché come biersommelier alla Doemens Akademie insieme a Carmelo. “Abbiamo voluto rispondere a quella che ci sembrava un’esigenza sentita soprattutto dai giovani locali, ossia quella di avere un luogo di ritrovo e di socializzazione aperto tutto l’anno – spiegano –; dove non solo bere una birra, ma anche mangiare, ascoltare buona musica, stare insieme, o anche partecipare ad eventi culturali”. Così è nato La Betüla, arredamento vintage e due grandi tank in rame sopra alle spine.
Sono tre al momento le birre prodotte, che prendono il nome dalle cime della valle con le relative altitudini: la ale chiara Sasplat 2969, la weizenMeisules 3152, e la ale ambrata Odles 3025. La Sasplat, ci ha spiegato Thomas, “è una alta fermentazione, ma con l’utilizzo di un lievito neutro e il controllo della temperatura di fermentazione ho cercato di ottenere un profilo simile a quello delle lager tedesche”: e in effetti è una birra che all’aroma ricorda l’eleganza delle hell tedesche, con profumi tra il fruttato e il floreale del luppolosaphir – usato in tutte le birre Monpiër – e un corpo snello e fresco, con leggerissime note di miele, ma un finale secco e netto.
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Volutamente fuori tradizione invece la Meisules, weizen assai insolita che i vece dei caratteristici aromi di banana e di frutta matura presenta toni più agrumati, con un deciso finale citrico – anche qui è ben percepibile il saphir. Da ultimo la Odles, ambrata dai classici toni tra il tostato e il caramello, con note di nocciola sul finale.
Ad accompagnare le birre, come dicevamo, c’è poi la cucina, che offre anche alcune preparazioni alla birra: una zuppa, la salsa con cui accompagnare le costicine di maiale ed altre carni, fino al birramisù – fatto con la Odles, non con una stout come da consuetudine: anche questa una particolarità da segnalare.
La prossima sfida che si pone per il Monpiër e la Betüla è indubbiamente quello della prima stagione estiva: e sicuramente, con tutti gli spettacolari itinerari escursionistici ed alpinistici che ci sono in zona, di gente assetata ce ne sarà …
Maggiori informazioni sul Birrificio Monpiër al seguente link: www.monpier.it