Numero 52/2022
29 Dicembre 2022
Creato lievito di birra contenente geni umani
La biotecnologa Pascale Daran-Lapujade e il suo team alla Delft University of Technology hanno inserito con successo dei geni muscolari nel DNA del lievito di birra. Per la prima volta al mondo, gli scienziati hanno inserito in modo efficace una caratteristica umana cruciale in una cellula di lievito. La loro ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista Cell Reports
Il lievito modificato dal team della Delft “potrebbe essere utilizzato come strumento per lo screening dei farmaci e la ricerca sul cancro”, afferma Daran-Lapujade. Come? Aumentando la ‘somiglianza’ tra il funzionamento delle cellule dei lieviti e quelle umane si può costituire una piattaforma che riesce a imitare perfettamente diversi scenari che si svolgono nel nostro corpo.
“Umanizzare” un lievito è un modo per “isolare” un singolo processo da tutte le altre interazioni che esisterebbero se questo processo si studiasse in un corpo umano.
Il laboratorio di Daran-Lapujade ha preso il DNA umano che codifica per le funzioni principali nelle cellule muscolari e lo ha inserito nel DNA di una cellula di lievito. Il risultato ”umanizzato” può essere utilizzato come strumento per studi medici, ad esempio nello screening dei farmaci e nella ricerca sul cancro. Credits: Ella Maru Studio / Pascale Daran-Lapujade
Come un incantesimo
Il gruppo di Daran-Lapujade aveva già progettato cromosomi artificiali che funzionano come una piattaforma del DNA per costruire nuove funzioni nel lievito. Volevano testare fino a che punto potevano andare con l’aggiunta di diversi geni umani e vie metaboliche complete, e se le cellule potevano ancora funzionare nel loro insieme.
Insomma, anche grazie alla birra la medicina può fare progressi di altissimo livello!