Numero 25/2017
19 Giugno 2017
Inno a Ninkasi, matrona della birra
Ninkasi, dea sumera e matrona della birra, colei che “soddisfa il desiderio e appaga il cuore”, generata da un tino di “fresca acqua frizzante”, qui protagonista di un’ode incisa su di una tavoletta d’argilla attorno al 4000 a.C. che descrive la più antica ricetta per la produzione della birra.
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“Nasci là
dove l’acqua perenne scorre
e cresci
dove ti accolgono
e cullano i cereali
e metti radici
dove ronzano le operose api
o Ninkasi,
figlia dell’abbondanza e
dell’ebbrezza.
E quando i mastri birrai
mescolano con una grande pala
in un fossato
l’impasto di dolci aromi
è te che maneggiano
o Ninkasi.
E quando impilano
le pagnotte di cereali
è te che cuociono
in un grande forno.
E quando inondano la terra con
acqua di malto
è te che i nobili guardiani
proteggono.
E quando il malto immergono in un vaso
è te che attendono
mentre la marea ora sale
ora scende.
E su grandi stuoie di canna
è te che dispongono a raffreddare.
E nel grande vaso
più volte riempito di birra, miele e datteri,
è te che trasportano con entrambe le mani
mentre continuano ad addolcirti
abbondantemente.
Dopo che su, dall’alto,
hanno aggiunto un lievito antico,
è te che pongono nel tino,
a fermentare,
e tenue
si diffonde un suono
soave.
Ed infine
è te che versano nel tino
e finalmente
la birra filtrata
si riversa impetuosa
come il Tigri e l’Eufrate.
Nasci là
dove l’acqua perenne scorre
o Ninkasi.”