25 Novembre 2013
La birra artigianale non esiste!
Tag: artigianale, birra, birra artigianale, definizione, legge
Appassionati, giornalisti, esperti enogastronomici, semplici consumatori… tutta l’Italia del cibo negli ultimi anni sta scoprendo la birra prodotta da piccoli laboratori, i così detti brewpub o microbirrerie. Birra definita, secondo l’appellativo comune, “artigianale”.
In effetti, se ricorriamo alla definizione data dalla nostra lingua Italiana, il termine “artiginale” indica un bene prodotto in piccola bottega, da un artigiano appunto, che esercita un’arte manuale, lavorando da solo o con la collaborazione dei familiari o di pochi aiutanti e ponendo particolare perizia e attenzione alla lavorazione.
Un “classico” microbirrifico a gestione artigianale.
Tale definizione, nella forma e nella sostanza, di fatto ben rappresenta la realtà e la natura produttiva delle molte piccole brasserie attive nel nostro Paese e i cui prodotti riscontrano interesse ed apprezzamento crescente sia sul territorio nazionale, sia all’estero.
La normativa italiana ed europea in materia di malti e di birra non prevede però alcuna classificazione rispetto al termine artigianale. Quindi, dal punto di vista legale, l’impiego di tale termine per definire una birra è del tutto illegittimo e peraltro sanzionabile (il Ministero delle politiche agricole e forestali ha già disposto delle misure sanzionatorie a carico di microbirrifici italiani che hanno contrassegnato le proprie bottiglie con etichette riportanti la denominazione “birra artigianale”).
L’interpretazione della norma da parte del legislatore consente che una impresa possa definirsi sì artigianale, ma l’aggettivo non può essere esteso alla denominazione di vendita del prodotto.
Insomma, “birrificio artigianale” è corretto, “birra artigianale” è sanzionabile!
Nemmeno a livello comunitario la normativa consente di superare tale impasse.
Negli USA, l’associazione dei birrifici americani ha dettato i criteri per distingure le “craft beer”, ovvero le birre artigianali, dalle comuni: i requisiti richiesti sono limitata produzione, indipendenza dalle grandi imprese di settore, ricette a base di materie prime tipiche e modalità di produzione tradizionali.