Numero 44/2022

1 Novembre 2022

London Beer Flood: il giorno terribile dei morti da birra

London Beer Flood: il giorno terribile dei morti da birra

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Nei giorni in cui ricorre la celebrazione cristiana di Tutti i santi ed il ricordo dei defunti, non si piò non ricordare uno degli eventi più tragici della storia legati alla birra, meglio noto come “Il London Beer Flood”. In lingua inglese il motto significa “inondazione di birra di Londra”, detto anche come Great Beer Flood of London (“grande inondazione di birra di Londra”) per la sua gravità. Si è trattato di un incidente avvenuto lunedì 17 ottobre 1814 nel distretto di St. Giles in the Fields, a Londra. Verso le 17:30 una grossa cisterna del birrificio Horse Shoe Brewery (sito al numero 269 di Tottenham Court Road e all’epoca gestito da Meux and Company di Sir Henry Meux)contenente oltre mezzo milione di litri di birra collassò, provocando la rottura di altre cisterne in un effetto domino. Circa un milione e mezzo di litri di birra sfondarono la parete dell’impianto e si riversarono per strada, distruggendo due abitazioni e un pub e causando la morte di almeno otto persone sul colpo e una nona nei giorni successivi per intossicazione alcolica.

 

La Horse Shoe Brewery era un birrificio presente dal 1764 all’intersezione della parte meridionale di Tottenham Court Road e Oxford Street rappresentava uno dei principali fornitori di birra dell’area. Il proprietario al momento del disastro, Sir Henry Meux, che sarà successivamente nominato baronetto nel 1831] epadre di un futuro membro del parlamento Henry Meux che portava il suo stesso nome, era figlio di Richard Meux, che aveva comprato con Mungo Murray la Jackson’s Brewery di Mercer Street nel 1757. Distrutta quest’ultima dalle fiamme, nel 1763 i due partner avevano comprato come nuova sede dell’attività la birreria Griffin in Liquorpond street, attualmente Clerkenwell Road. Nel 1780 Murray aveva abbandonato l’impresa e a lui era subentrato tredici anni dopo il nuovo socio, Reid, originando quella che sarebbe divenuta la Reid, Meux and Co. Nel 1797 il primogenito Richard Meux jr era a sua volta entrato nell’impresa tre anni prima che il padre si ritirasse. Negli anni successivi si erano aggiunti gli altri figli di Richard Meux sr: il secondogenito Henry e il terzogenito Thomas. Nel 1807, tuttavia, Henry aveva abbandonato l’azienda di famiglia dopo una disputa e aveva rilevato la Horse Shoe Brewery, all’epoca attività di piccole dimensioni, il cui logo del ferro di cavallo era divenuto poi parte anche di quello della nuova gestione.

In quegli anni il mercato londinese della birra porter era in rapida trasformazione, come dimostrano anche i frequenti cambi di proprietà, ed in particolare in rapida espansione soprattutto dalla fine del Settecento, quando la guerra con la Francia aveva determinato un aumento delle tasse sul malto maggiore di quelle sul luppolo, sfavorendo il consumo di pale ales (ovvero birre chiare e dolci) a vantaggio di birre più scure ed amare. All’inizio dell’Ottocento il settore vedeva quindi grandi capitali investiti nei decenni precedenti.

All’epoca era frequente che le birrerie cittadine sfruttassero lo spazio disponibile in verticale per costruire nuove porter vats o casks (cisterne o botti) sempre più alte e larghe che permettessero di contenere più birra; una tendenza tanto diffusa che costruire grandi cisterne era divenuta fra le birrerie della città una sorta di gara. Come si può leggere sul Times del 1º aprile 1785, riferendosi proprio alla birreria della famiglia Meux in Liquorpond street:

 

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