Numero 51/2022

19 Dicembre 2022

Stati Uniti: le 10 leggi più assurde sulla birra

Stati Uniti: le 10 leggi più assurde sulla birra

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Gli Stati Uniti, da sempre, sono il paese delle contraddizioni, ma non voglio addentrarmi in disquisizioni su equità, libertà e democrazia. Gli americani hanno, infatti, la capacità di fare tutto ed il contrario di tutto anche nel campo della legislazione.

Negli anni, politici e governatori locali si sono scatenati nel produrre leggi e regolamenti in materia di alcol, annoso problema sociale affrontato storicamente anche con provvedimenti alquanto discutibili. Un esempio su tutti, il “Volstead Act” che diede il via all’epoca del Proibizionismo dal 1920 al 1933. Che dire…un effetto boomerang da antologia: la lotta all’abuso di alcol portò all’esplosione del mercato nero e al fiorire di gang malavitose.

 

Ma torniamo ai giorni nostri e scopriamo quali sono le 10 leggi più strane sulla birra, in vigore in 10 stati americani:

 

1) Alabama

“Non si possono vendere bottiglie di birra con una capacità superiore alle 16 once (circa 500ml)”. Mi chiedo, ma chi ha scritto questa legge soffre di “mezzolitro fobia”?

2) Alaska

Secondo le leggi dello Stato, non solo “è illegale ubriacarsi in un bar” ma “è proibito dare da bere birra ad un alce”. La cosa che mi stupisce di più è che c’è gente che spreca la birra in questa maniera!!

3) Arkansas

In Arkansas, se si ha un’età compresa fra i 18 e i 21 anni e si è beccati con dell’alcol, si verrà multati ma si dovrà anche scrivere un saggio a tema birra, vino o liquori…un nuovo modo di redimersi!!

4) Delaware

E’ incredibile ma nel Delaware “non si può assolutamente servire birra nei locali dove si balla”…forse una ragione c’è, se ballo con in mano una lattina chiusa e poi la apro, si rischia l’effetto bagnato tipo  Gran Premio di Formula 1!

5) Missouri

Meno che in questo Stato “è severamente proibito aggiungere droga nelle bevande alcoliche”, ma quindi in altre bevande si può?? Allora è meglio un Whisky che un succo di frutta! E sempre nel Missouri è “illegale fornire birra o altri sostanze intossicanti agli elefanti” ed è anche “illegale sedersi sul marciapiede di qualsiasi strada cittadina e bere birra da un secchio“. Sono Pazzi Questi del Missouri!

 

6) North Dakota

La più grande maledizione per i baristi: nel North Dakota “è illegale servire birra e salatini contemporaneamente” …della serie non capisco ma mi adeguo!

7) Oklahoma

In tutto lo Stato, i negozi autorizzati a vendere alcolici non possono vendere birre con una gradazione alcolica superiore al 4% … significa che vorranno stare leggeri!

8) Oregon

Nello “Stato dei Castori” qualsiasi locale con una licenza per somministrare alcolici deve anche servire almeno 5 diverse proposte alimentari. Finalmente si potranno fare degli ottimi abbinamenti birra-cibo!

9) Texas

Birra e vino possono essere venduti dalle 7 a mezzanotte nei giorni feriali e solo da mezzogiorno a mezzanotte la domenica. Precisi sti texani!

10) Washington

Nello “Stato Sempreverde” distruggere una bottiglia o una botte di birra è considerato un vero e proprio atto criminale. Finalmente una legge che mi trova s’accordo!

 

 

Ma l’elenco potrebbe continuare fino a comprendere tutti e 50 gli Stati federali statunitensi perché le leggi assurde non finiscono qui. Chissà magari in un altro articolo vi svelerò le altre stramberie legislative!

Stay tuned!!

 

 

N.B. Non considerate questa lista come un elenco completo ed esaustivo delle leggi vigenti in materia di alcol negli Stati Uniti. Le leggi possono cambiare e cambiano periodicamente in ogni Stato Federale.

 

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Federica Russo
Info autore

Federica Russo

Sono nata a Genova nel lontano…ma che lontano…nel “vicinissimo” 1976 da una famiglia chiacchierona e rumorosa, ecco perché mi piace parlare, comunicare e condividere.
Chi nasce in una città di mare sa che si porta dentro una curiosità tutta speciale come quella dei marinai e navigatori che tutti i giorni salpano verso nuove mete, terre e avventure. Curiosità che rimane per sempre e che caratterizza ogni aspetto della vita arricchendola giorno per giorno. La famiglia, le passioni, i traguardi, il lavoro vengono così conditi con quel “quid” che rende tutto più sfizioso.
La curiosità infatti mi ha portato a studiare 3 lingue (inglese, spagnolo e francese) per non sentirmi fuori luogo ovunque volessi andare e mi ha fatto laureare in Geografia per avere ben chiara in testa la mappa del mondo ed evitare di perdermi.
La curiosità mi ha fatto lavorare in ambiti molto diversi tra loro: commercio al dettaglio, operatore GIS nel settore dei sistemi informativi territoriali, progettista di impianti di depurazione acque reflue.
La curiosità, infine, è stata anche la spinta che mi ha fatto passare da semplice amante della birra a Sommelier. Ho completato il percorso formativo con la Scuola Italiana Sommelier (S.I.S.) e sono diventata Sommelier Professionale 3° livello. Essere sommelier della birra non lo considero un traguardo ma solo l’inizio di un lungo percorso di formazione, di conoscenza che non finirà mai, infatti ho cominciato lo stesso percorso formativo anche con l’Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.), seguo i corsi e le monografie di UB Academy, per non parlare dei libri che “bevo” tutto d’un fiato!!! Alcuni autori della mia libreria: Michael Jackson, Lorenzo “Kuaska” Dabove, Randy Mosher…tanto per citare qualche pilastro.
La possibilità di poter scrivere per il Giornale della Birra mi dà modo di condividere con voi la mia passione birraria attraverso interviste, curiosità, abbinamenti birra-cibo e tanto altro, il tutto impreziosito da un sorriso e da un punto di vista diverso….quello femminile!