25 Ottobre 2013
Tripel, Dubbel ed Extra: le trappiste di Westmalle
Tag: birra, Dubbel, Extra, trappista, tripel, westmalle
L’Abbazia di Nostra Signora Gentile del Sacro Cuore di Westmalle è una delle sei abbazie trappiste belghe, che si contraddistinguono per l’eccellenza delle produzioni brassicole e casearie. Fondata nel 1794, fu consascrata a monastero nel 1836, anno in cui prese il via la produzione di birra da parte dei monaci (leggi la storria dell’Abbazia di Westmalle).
L’Abbazia di Westmalle.
Ad oggi, l’Abbazia produce tre birre: Tripel, Dubbel ed Extra. La produzione annua complessiva è di 130000 ettolitri.
La Extra viene prodotta solamente un paio di volte l’anno ed è ad uso esclusivo dei monaci e dei loro ospiti. E’ una birra ad alta fermentazione di 4% alc. molto rinfrescante, con un leggero amaro e note erbacee.
Le birre di Westmalle: Extra.
La Dubbel è una birra scura di colore bruno di 7% alc. Il cappello di schiuma è abbondante, di grana fine e molto persistente. Aroma fruttato con sentori di banana matura, nocciole e uvetta; spiccano anche le note della luppolatura. In bocca conferma le note olfattive, la frizzantezza è nella media e il corpo è ben strutturato. La persistenza in bocca è lunga, grazie anche all’amaro da tostatura, che non è mai invadente. Questa birra segue una ricetta del 1926, che deriva da una reinterpretazione di una ricetta di una birra scura prodotta già nel 1856.
Le birre di Westmalle: Dubbel.
La Tripel, a mio modesto parere, è il prodotto di punta di questa Abbazia: una magistrale triple di 9,5% alc. dal colore dorato, la schiuma, nemmeno a dirlo, è abbondante, persistente e cremosa. Prima di gettarvi a capofitto nell’assaggio, trattenetevi e ammirate il perlage che si avvicina a quello di uno champagne! L’aroma è ricco, con sentori fruttati e floreali che dominano il sottofondo di malti e luppolo. In bocca il corpo è importante: noterete al primo sorso il calore di questa birra, che si svilupperà prepotentemente nel vostro torace. Le note luppolate in un contesto fruttato domineranno tutte le sensazioni. L’alcool è ben mascherato anche se si fa rispettare e soprattutto si farà sentire alla fine del bicchiere! Se conserverete in modo adeguato alcuni esemplari di questa birra noterete che il sapore e gli aromi cambieranno con il tempo andandosi ad affinare. Ad esempio, nei primi mesi le note fruttate saranno più forti e si attenueranno solo dopo circa 5 mesi. Dopo anni di buona conservazione si può notare il perfetto equilibrio delle note fruttate con quelle luppolate, ma l’alcolicità del prodotto sarà più marcata.
Le birre di Westmalle: Tripel.
Tralasciando gli scontatissimi abbinamenti gastronomici con i formaggi, che ben si prestano ad accompagnare queste fantastiche birre, vi propongo di accostare alla Dubbel un primo con un sugo di selvaggina, come le pappardelle al ragù di cinghiale toscano, oppure una calda zuppa di cereali a base di farro. In ogni caso, può reggere benissimo il confronto con pietanze saporite e strutturate.
Le coppe trappiste dell’abbazia di Westmalle.
La Tripel, se proprio non volete berla da sola, provatela con crostate o dolci alla frutta, oppure un rigenerante zabaione. Considerata la sua eleganza, può accompagnare anche le carni bianche o addirittura piatti a base di crostacei. Degustatevi una meravigliosa Tripel in inverno, magari davanti ad un caminetto acceso, con accanto la persona con cui condivide la vostra vita… e vi renderete ancora più conto che non avrete bisogno di null’altro per essere felici!