Numero 19/2016
9 Maggio 2016
Una birra trappista per la Spagna!
Recentemente si è appresa la notizia che il monastero San Pedro de Cardeña, a Burgos in Spagna, sta tentando di ottenere l’autorizzazione a produrre la prima birra trappista della penisola iberica. Dal 2014 questa abbazia fa parte dell’Associazione Trappista Internazionale.
Secondo alcuni studiosi benedettini il convento potrebbe essere stato fondato già nell’ottavo secolo, anche se il primo documento ufficiale che parla di San Pedro de Cardena risale al 902. Nel 934 il califfo musulmano Abderraman III distrusse il monastero martirizzando circa duecento monaci. Grazie al supporto dei conti di Castiglia, più tardi, il convento fu ripopolato da religiosi. Nel 1081, prima di venire esiliato da Alfonso VI, dimorò in questo luogo di culto anche il Cid con la moglie Jimena e le due figlie.
.
.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1099 a Valencia, le spoglie del Campeador riposarono tra queste mura per circa tre anni. Dal 1836 e fino al 1942 l’abbazia venne utilizzata per scopi diversi dal culto religioso, visto che i monaci per vari motivi avevano abbandonato la zona. Dal 1942 i religiosi si riappropriarono di queste terre, ma soltanto il primo Ottobre del 1945 la struttura venne elevata al rango di priorato e ad inizio del 1946 venne concessa l’indipendenza. Nel 1948 diventò abbazia e fu eletto primo abate Dom Jesùs Alvarez Álvarez.
Il progetto del birrificio e della prima birra trappista è affidato a Erik Coene, birraio laico, che ci ha concesso qualche battuta in esclusiva. Ha raccontato che la speranza è quella di riuscire entro due anni ad avere l’autorizzazione all’utilizzo del famoso logo esagonale che contraddistingue le birre trappiste. Il processo, che ad oggi è ancora agli inizi, vedrà impegnati i monaci ed Erik in un piano di lavoro suddiviso in vari step.
.
.
Si inizierà con la creazione di una ricetta per una birra che soddisfi i rigidi protocolli trappisti, in seguito verrà individuato un luogo all’interno del monastero dove costruire il birrificio e infine verranno effettuate delle analisi sulla qualità dell’acqua. Fatte tutte queste valutazione AIT verificherà se sussisteranno le condizioni per la concessione del marchio Authentic Trappist Product. Ad oggi è stata elaborata la ricetta di una birra in stile tripel da 7% alc. che è stata venduta, senza il marchio trappista, esclusivamente nello shop del monastero e nel ristorante di proprietà dei monaci che si trova davanti all’abbazia. In seguito verranno prodotti altri lotti di birra, ma la vendita al momento, sarà limitata al negozio gestito dai frati.