Numero 30/2023
27 Luglio 2023
Visitare l’Italia attraverso… i microbirrifici: esce la guida “Turismo birrario”
Da circa un decennio il mondo brassicolo artigianale italiano ha avuto un notevole impulso grazie alla nascita di centinaia di microbirrifici che hanno fatto della creatività, dell’innovazione e delle nuove sperimentazioni i loro marchi di fabbrica, anche grazie all’utilizzo dei prodotti tipici del territorio. Il microbirrificio è quindi diventato un presidio territoriale, un luogo in cui si produce buona birra e dove gli appassionati possono scoprire la particolare alchimia che c’è dietro la sua realizzazione. Raggiungere e visitare questi microbirrifici, negli anni, ha portato allo sviluppo di un turismo della birra che coinvolge migliaia di persone, cultori o semplici bevitori che vogliono anche scoprire percorsi poco conosciuti. È nata così “Turismo birrario – guida per viaggiatori in fermento”, edita da Lswr: la prima guida completa al turismo birrario italiano. Quattro volumi, uno per ogni macroarea della Penisola, per descrivere i percorsi turistici meno battuti. Sessanta, complessivamente, gli itinerari proposti che permettono di visitare anche l’Italia meno nota e sono stati creati per appassionati, per cultori della birra di qualità e per viaggiatori per vocazione e passione.
A curarla, il veronese Luca Grandi che, nel 2006, ha creato il brand Birra Nostra, allo scopo di promuovere la birra artigianale italiana. Dal 2022 è Cibus Ambassador per Fiere Parma. Ha tenuto lezioni di comunicazione alla Business School del Sole 24 Ore, presso l’Università di Parma e in numerosi workshop. Ha collaborato con Slow Food per la Guida alle Birre d’Italia. Nel 2013 ha co-creato il “Birra Nostra Magazine. “Il modo di fare birra dei birrai italiani ha aggiunto anche creatività agli stili più classici, introducendo novità produttive impensabili fino a qualche tempo fa e questo grazie soprattutto all’immenso patrimonio agroalimentare italiano – scrive nell’introduzione -. Non è infatti così inusuale trovare nelle birre artigianali ingredienti della terra come frutta, verdura, spezie, cereali e persino fiori. La filiera produttiva brassicola si è così allargata, aggiungendo agli ingredienti base della birra – malto e luppolo, che peraltro oggi molti birrifici si producono per conto proprio – anche i prodotti tipici del territorio in cui ogni birrificio opera. Si è così sviluppato, in questi ultimi anni, un turismo della birra, un fenomeno che da tempo è al centro di strategie di marketing da parte di privati e istituzioni pubbliche. Questa guida vuole quindi descrivere e raccontare originali percorsi turistici, descrivendone le specificità territoriali artistiche, monumentali e naturalistiche e dentro i quali trovare quei microbirrifici che per qualità, legame con il proprio territorio e creatività hanno saputo innovare un comparto ancora nuovo per il nostro Paese ma già così importante”.
Ogni itinerario proposto è il risultato di un lavoro fatto a più mani da esperti di turismo ed esperti di birra: il volume Nord-Ovest è a firma di Alberto Calderoni, Gabriele Navoni e Andrea Camaschella; Nord-Est è stato curato da Pierluigi Bruzzo, Gabriele Navoni e Luca Grandi; Centro è a firma Giulia Vinci e Matteo Ferrigno; Sud e isole è curato da Naike Mulas, Luca Pretti e Andrea Camaschella. Per ogni itinerario turistico proposto, gli autori suggeriscono i microbirrifici in cui fare tappa e nei quali è possibile trovare birre creative e dai sapori unici, frutto di sperimentazioni che spesso sono nate proprio grazie al patrimonio agroalimentare italiano. In Sicilia, ad esempio, sono quattro gli itinerari evidenziati: il golfo palermitano, Bagheria, Monreale, Sferracavallo e Borgo Parrini; Incantevoli Nebrodi dalla costa ai monti, Capo d’Orlando e Montalbano Elicona; Viaggio nella storia tra Palazzolo Acreide e Avola; Alla scoperta della Val di Noto, Scicli e Modica.