Numero 26/2018
30 Giugno 2018
BERSERKER: Capitolo 18
Okir era sveglio.
Non credeva a quello che era successo.
Lui era stato lì, sdraiato nel prato, ad agitarsi in modo convulso.
Aveva sete.
Molta sete.
Si passò il braccio destro sulle labbra e le scoprì bagnate.
Osservò la propria mano, zeppa di saliva schiumosa, e si sorprese nel notare quantoera densa.
Sputò a terra.
Tossì.
Si sentiva strano, non in perfetta forma.
Sollevò l’altro braccio per darsi lo slancio necessario a levarsi in piedi ed una fitta tremenda lo fece desistere da quella intenzione.
Si guardò e vide la ferita inferta dai guerrieri che aveva ucciso.
Sorrise, pensando che, da quando aveva assunto i funghi allucinogeni, non aveva più sentito dolore fisico.
Fino a quel momento…
Fino a quando non era divenuto nuovamente padrone deisuoi sensi e delle sue facoltà.
Cosa era successo?
Come mai non era divenuto violento?
Come mai si era…
Si era come isolato dal resto del mondo?
Forse aveva mangiato troppi funghi?
Forse sul suo corpo non reagiva nello stesso modo, rispetto a quei guerrieri mingherlini che aveva affrontato?
Lui non lo sapeva…
Ma c’era qualcuno che lo sapeva, sicuramente!
Si sollevò a fatica in piedi.
La testa girava, lo stomaco pulsava e si muoveva in modo spasmotico.
Fece quattro passi, non uno di più.
Si chinò, si piegò a quattro zampe e rigetto un ammallo semifluido di succhi gastrici e di funghi non ancora digeriti.
Inspirò con forza.
Okir stava meglio.
Si accorse che era sera; quante ore era stato in quella specie di stato di Trance?
Si alzò nuovamente, con meno fatica ma, comunque, non in modo agevole.
Si diresse nuovamente verso la casa, questa volta riuscì a giungerne all’interno.
Scese le scale; la ragazza legata era dormiente, mentre il vecchio sciamano era seduto, la schiena dritta e fiera, lo sguardo che passò, in un lampo, dal fissare il vuoto al fissare gli occhi di Okir.
«Come è andata? Ti vedo spossato, guerriero…»
«Che cosa è successo?»
«Quanti funghi hai mangiato?»
«Cosa c’entra?»
«Diciamo che, per avere un aumento della capacità guerriera, avresti dovuto mangiare al massimo due funghi. Per me ne hai mangiati almeno quattro o cinque, dico bene?»
«Ah, conosci bene il tuo prodotto, eh! Quindi sai che cosa mi è successo, dico bene?»
«Immagino…»
«Mi sorge un dubbio… c’è una dose mortale?»
«Sì. Si tratta di sei, sette funghi in una sola assunzione.»
«E non me lo hai detto, vecchio?»
«Non puoi biasimarmi se ho sperato che tu morissi…»
Okir non si stupì del comportamento del vecchio, ma si ripromise di non fidarsi più di quel vecchio. Avrebbe sottoposto il vecchio in prima persona ai futuri esperimenti con quei funghi misteriosi e pericolosi.