Numero 48/2018
1 Dicembre 2018
BERSERKER: Capitolo 40
Aveva vinto.
Era passato un mese da quando aveva vintolo scontro mortale con Segovax.
Le ferite si erano nuovamente riaperte.
Ed erano peggiorate.
La febbre non gli davav tregua, aveva perso peso ed il coloritodella pelle era divenuto grigio, come se gli fosse stato levato tutto il sangue.
Il suo vecchio schiavo era indaffarato.
Dopo la dimostrazione, il Re, entusiasta, aveva ordinato ad Okir barili e barili di quel tonico alla birra.
Ma lui era quasi moribondo…
il suo vecchio schiavo, nonostante gli anni, lavoraa come un mulo, instancabile.
La bella schiava, invece, si occupava della casa e del suo Padrone.
Nonostante tutto, il loro rapporto si stava ulteriormente rafforzando.
Okir sentiva dentro di sé, il desiderio, sempre più incontrollabile, di unirsi a lei.
Le sue condizioni di salute, ovviamente, non lo consentivano.
E lui, in più, desiderava che anche lei fosse partecipe di quell’esperienza, non come schiava obbligata, ma come donna appagata.
Lei lo imboccava, lui la accarezzava in viso.
Lei sorrideva.
Ed il suo sorriso non era di circostanza.
Per lo meno era quello che lui percepiva.
E la domanda gli bruciava le labbra.
Si sentiva come un bambino.
Impacciato e timoroso.
Ma doveva farla, assolutamente!
Fermò per il braccio la bella, incrociarono gli occhi.
«Padrone?» chiese lei sorridendo.
«Vorrei… vorrei chiederti una cosa… ma ti prego di essere sincera, parla liberamente!»
«Un grande lusso, per una schiava!»
«Non mi sembra di averti mai picchiata, e non ho neanche mai abusato di te, anche se seila mia schiava…»
«Ammetto che sei un buon Padrone.»
«Bene, grazie!»
«Quindi, questa domanda?»
«Beh… io…»
«Divieni timido proprio ora?» sorrise di nuovo.
«Beh… io…»
«Avanti, dimmi, Padrone!» disse con tono ammiccante.
«Mi… mi trovi… attraente?»
«La domanda è strana…»
«La risposta dovrebbe essere semplice, però!»
«Si vede che non sai bene come funziona il cervello di una donna…» rise, gli occhi lucidi di passione.
«Spiegamelo tu.»
«E’ complicato, Padrone!»
«Quindi… non ti piaccio?»
«Non ho detto questo.»
«Allora… ti piaccio?» chiese lui, speranzoso.
«Riposa, Padrone. Avremo modo di parlarne in un prossimo futuro.» lo baciò in fronte.