Birra e alcol: consumo consapevole
Le informazioni qui contenute sono proposte a titolo puramente indicativo allo scopo di sensibilizzare sul consumo consapevole di birra e bevande alcoliche in genere. In caso di necessità consultare un medico o rivolgersi ad una struttura sanitaria.
Tutte le bevande alcoliche, anche se a moderato TAV (titolo alcolometrico volumico), devono essere consumate con moderazione e nei giusti limiti. Questo non solo per evitare di incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada per i conducenti di autoveicoli in stato di ebbrezza, ma anche per prevenire i rischi per la salute connessi all’abuso di alcol.
Prima di definire i limiti imposti dal legislatore, è importante conoscere quali sono le reali problematiche derivanti dal consumo di alcol.
Innanzitutto è bene precisare che con il termine generico di alcol, si intende l’etanolo (o alcol etilico), l’unico adatto al consumo alimentare.
Gli effetti che provoca sull’uomo sono riconducibili ad azioni di diversa natura, quali quella nutrizionale ed energetica, farmacologia, tossica, psichica.
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Una volta ingerito, è assorbito in parte dallo stomaco e soprattutto a livello intestinale. Da qui entra nel circolo sanguigno e si diffonde negli organi. Circa il 10% viene eliminato come tale attraverso l’urina, il respiro e la sudorazione. La metabolizzazione energetica avviene a carico del fegato.
Per quanto concerne l’aspetto nutrizionale, l’alcol etilico non può essere considerato un vero e proprio nutriente. La metabolizzazione di 1 grammo di alcol libera comunque una quantità di energia pari a circa 7 Kcal, corrispondenti a 5,6 Kcal per millilitro.
L’alcol etilico è a tutti gli effetti una componente anti-nutrizionale che causa alterazioni al normale funzionamento delle cellule dell’organismo, con effetti anche acuti se assunto in modo smisurato. Le modificazioni dell’equilibrio redox cellulare, conseguenti all’ingestione dell’etanolo, causano squilibri di tipo metabolico riguardanti il metabolismo lipidico, glucidico, l’equilibrio acido-base e l’eliminazione di acido urico. Ne consegue la produzione di metaboliti tossici e reattivi, come l’aldeide acetica, causa di lesioni cellulari reversibili in fase precoce e danni irreparabili a livello cronico. Oltre a patologie al fegato ed all’apparato digerente, quali gastriti, emorragie, cancri ed ulcere, i bevitori cronici soffrono di disturbi a livello del sistema nervoso, con manifestazioni dolorose agli arti, disturbi psicologici, depressione, alterazione della capacità di giudizio, di autocontrollo e di coordinazione, danni cerebrali permanenti, che sfociano in dipendenza psichica e fisica.
Proprio queste ultime manifestazioni sono alla base della gravità delle conseguenze della guida in stato di ebbrezza: è stato stimato che in Italia il 30% dei decessi a causa di incidenti stradali e il 50% degli incidenti non mortali abbia una correlazione con l’uso di alcool.
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Gli effetti dell’ingestione dell’alcol etilico variano, però notevolmente da soggetto a soggetto, in funzione di molteplici parametri individuali, tra cui:
- frequenza e quantità di consumo;
- età, genere, fattori genetici;
- condizione di salute.
In ogni caso, l’assorbimento dell’alcol è rapido e si completa entro al massimo 40 minuti dall’ingestione, con picchi di concentrazione ematica tra 30 minuti e 2 ore. La velocità dell’assorbimento dipende da vari fattori di tipo soggettivo, dalla bevanda alcolica assunta e da altre condizioni. Bisogna innanzitutto considerare che il passaggio nel sangue è tanto più rapido quanto più elevata è la concentrazione della bevanda alcolica. Un fattore importante per mantenere limitata la concentrazione ematica di alcol è assumere la bevanda durante i pasti e frazionarne l’ingestione in più dosi. Condizioni particolari che influenzano il suo assorbimento, sono il grado di acidità del succo gastrico, l’assunzione di farmaci, la contemporanea sussistenza di alterazioni infiammatorie della mucosa gastrica. L’ingestione di sostanze grasse, quali i latticini, rallentano il processo di metabolizzazione dell’alcol.
L’alcolemia è la concentrazione di alcol nel sangue e l’unità di misura è data dai grammi di alcol presenti in un litro di sangue. Per stimare approssimativamente e per eccesso il proprio tasso alcolico corporeo massimo si può impiegare la seguente formula, derivata da quella di Widmark, che indica la concentrazione alcolica ematica in grammi per litro (TA):
TA g/L = (TAV% birra * mL ingeriti * 1,055) / (78,9 * Peso persona kg * fW)
in cui fW è il fattore di Widmark che indica il rapporto tra peso corporeo e sangue ed è pari a 0,73 per gli uomini e a 0,66 per le donne.
La capacità di degradazione corporea dell’alcol è in media di 0,15 grammi per litro di sangue in un ora . Ciò significa che per smaltire due birre medie in modo completo occorrono circa 4 ore.
Gli effetti acuti dell’assunzione di alcol sono schematizzati nella seguente tabella:
Alcolemia | Effetti esteriori | Effetti reali |
fino a 1 g/l | Non particolarmente evidenti, salvo euforia | Stato psicofisico alterato, con conseguente incidenza negativa sulla capacità di guida |
da 1 a 2 g/l | Instabilità emotiva, coordinazione motoria ridotta | Riflessi limitati, aumento tempi di reazione, difficoltà visive |
da 2 a 3 g/l | Linguaggio sconnesso, percezione alterata degli stimoli, difficoltà di deambulazione | Disorientamento, mancata capacità di percezione di forme, movimenti e dimensione |
da 3 a 4 g/l | Evidente stato confusionale, con scarsa risposta agli stimoli | Inibizione delle capacità psicofisiche a tutti i livelli |
da 4 a 5 g/l | Accentuata diminuzione dei riflessi, abbassamento della temperatura corporea ed alterazioni cardiocircolatorie | Coma etilico |
oltre 5 g/l | Morte | Morte |
La legge stabilisce attualmente il limite di 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue, limite oltre il quale il conducente viene definito in stato di ebbrezza e quindi soggetto a provvedimenti sanzionatori. Scarica gratuitamente il “Birrometro” di Enciclopedia della Birra! Ti aiuterà a perseguire un consumo corretto della birra:
Il Codice della strada attualmente in vigore, stabilisce la tolleranza zero per i conducenti con meno di 21 anni, per i neopatentati da meno di 3 anni e per i conducenti professionali o di autoveicoli con patente C, D, E.
Varie fonti consigliano metodi e soluzioni per abbassare il tasso alcolico e non essere colti dall’etilometro: caramelle alla menta, colluttorio, caffè, bere molta acqua, broccoli, uova crude, nonché integratori alimentari da assumere prima dell’ingestione dell’alcol. TUTTE FROTTOLE!
LA VERA PREVENZIONE E’ IL CONSUMO CONSAPEVOLE!