Numero 48/2016
29 Novembre 2016
Mirko Ronzoni: “la birra è come un orgasmo frizzantino”
Oggi Giornale della Birra vi porta a conoscere lo Chef Mirko Ronzoni, l’eclettico vincitore della seconda edizione di Hell’s Kitchen Italia, programma culinario che va in onda su Sky Uno. È stata l’occasione per conoscere meglio il suo stile in cucina e per capire quale sia il suo rapporto con la birra.
Durante Hell’s Kitchen ti sei contraddistinto anche per l’attenzione all’estetica, puoi raccontare ai nostri lettori qual è la tua filosofia in cucina, come nascono e quanto è importante per te la componente estetica nei tuoi piatti?
Per me l’estetica è una componente fondamentale di un piatto, è parte integrante della mia cucina. Chiaramente non è tutta estetica, nel piatto ci deve essere gusto, anima, mordente, ma l’occhio ricopre un ruolo fondamentale, in cucina come nella vita. La mia cucina tende ad essere pulita, essenziale, multietnica.
.
Foto by Federico Buscarino
La nostra è una testata che parla di birra. Anche se immagino tu sia un appassionato di bollicine, che rapporto hai con la birra? Quanto trovi cool la birra artigianale?
Sono un appassionato di tutto quello che gravita intono al cibo e al beverage, adoro la birra, tendenzialmente, aromatica, acida, luppolosa, prediligo le birre chiare e non dolci. Nonostante una adolescenza senza birra, non riuscivo proprio ad apprezzarla, dopo gli anni scolastici sono stato sempre più attirato dal mondo brassicolo. Mi piace scoprire nuove birre anche internazionali ma adoro quelle dell’amico Pietro Fontana del Carrobiolo di Monza.
Ti sei sempre contraddistinto per le tue espressioni estrose e alla moda. Ci dai una tua definizione di birra alla tua maniera?
Do sempre un tocco naif a tutto quello che faccio, la birra è come un orgasmo frizzantino con tanto da raccontare.
.
Foto by Federico Buscarino
Secondo molti esperti, la birra, grazie alla sua poliedricità, riesce ad affiancarsi alla perfezione ad alcuni alimenti dove il vino ha difficoltà, come ad esempio i carciofi, i finocchi o il gelato. Cosa ne pensi? Proporresti ad un tuo ipotetico cliente una cena con portate abbinate esclusivamente alla birra?
Sono d’accordo, per me la birra mette d’accordo tutti e a volte sintonizza piatti che sarebbero un incognita da abbinare, mi è capitato di offrire ai miei clienti birra durante un mio menù degustazione.
Con GoodFoodVeg sei attento “ai valori nutrizionali del piatto grazie ad una dieta leggera, golosa e comoda, utilizzando fonti vegetali”. Ritieni che anche la birra possa soddisfare questi criteri?
La birra se ben fatta è un alimento fonte di acqua, sali minerali, vitamine, fibre e poco alcool. Meritano attenzione anche sostanze antiossidanti come i composti fenolici, ovviamente come in tutte le cose non bisogna esagerare. Penso che esistono tanti piccoli produttori che imbottigliano ogni anno vere e proprie chicche quindi perché non introdurla nella propria dieta a fasi alterne?
Hai mai pensato di utilizzare la birra nella preparazione dei tuoi piatti vegani? Hai voglia di condividere un’idea di ricetta con i nostri lettori dove la birra viene impiegata in preparazione?
Mi è capitato di usarla nella mia cucina sia tradizionale che vegana.Adoro una preparazione molto semplice ma di impatto, cavolo verza rosolato al porro, sfumato alla birra (meglio se una I.P.A.), mele, uvetta e paprika.
Al momento ti stiamo guardando come Sous-Chef durante la terza stagione di Hell’s Kitchen e hai aperto GoodFoodVeg, un take away vegano. Cosa hai in programma nel futuro?
Nel futuro c’è veramente tanto, sto viaggiando molto, sono di ritorno dalla nuova Caledonia e a breve partirò per Taiwan. Nel nuovo anno vorrei aprire un altro locale streetfoodoriented (sicuramente con birre al seguito) e la voglia di avere un programma tv tutto mio è sempre forte, vedremo…
Foto di Copertina by Paolo Carlini.