Numero 17/2018
26 Aprile 2018
Birre tra le righe: le citazione famose e meno note dei grandi della letteratura
Sogno di una notte di mezza estate. Da bambino rimanevo ammaliato, il nome dell’opera di Shakespeare mi risultava affascinante. Solo il nome, Sogno di una notte di mezza estate, ancora prima di conoscerne la trama, ancora prima di vederla rappresentata a teatro.
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Penso a Puck, o Robin Goodfellow, il folletto shakespeariano. Così una Fata si rivolge a lui, presentandolo, nei primi versi del secondo atto:
«Tu, se dalle maniere e dal sembiante
io non m’inganno, sei quel discolaccio,
quel folletto bugiardo e malizioso
che tutti chiamano Robin Bravomo.
Non sei tu quel bizzoso spiritello
che al villaggio spaventa le ragazze,
che fa cagliare il latte dentro i secchi,
che armeggia tra le pale del mulino,
e si rende molesto alle massaie
vanificando la loro fatica
a sbattere la crema nella zangola?
Ed altre volte a far schiumar la birra,
o a far smarrire il cammino ai viandanti
di notte, e ridere del loro disagio?
E t’adoperi, invece, premuroso,
ad aiutare nel loro lavoro,
ed a portar fortuna
a quelli che ti chiaman vezzeggiandoti, “mio caro diavoletto” e “dolce Puck”?»
Chissà se riuscirebbe a fare schiumare anche la birra che il birrificio Bell’s, nel Michigan, Stati Uniti, dedica al poeta e drammaturgo inglese.
Oberon, dal nome di un altro personaggio, il re degli elfi, è una birra chiara, fruttata, prodotta con malto d’orzo (60%) e malto di frumento (40%), con dei lieviti che conferiscono sentori d’agrumi. Una birra estiva, con il suo tenore alcolico, 5,8% vol., ben nascosto. Alcune persone amano aggiungere delle fette d’arancia a questa birra, altre consigliano di abbinarla ad una gustosissima pizza. Personalmente non l’ho mai assaggiata, magari capiterà in un sogno di una notte di mezza estate.
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Il viaggio brassicolo-letterario, per oggi, si può concludere a Londra, seduti a “La Luna in fondo al pozzo”. Così lo scrittore e giornalista inglese George Orwell, in un saggio, descrive il suo pub ideale, le qualità che la birra dovrebbe avere e il modo in cui dovrebbe essere servita:
“..Credo che solo un pub su dieci a Londra serva birra scura alla spina, ma “La luna in fondo al pozzo” fa parte di quel dieci per cento. E’ una birra leggera, cremosa, che si gusta al meglio in un boccale di peltro. A “La luna in fondo al pozzo” sono molto scrupolosi nella scelta dei recipienti in cui vi servono le bevande. Per esempio, non fanno mai l’errore di porgervi una pinta di birra in un bicchiere senza manico. Oltre ai boccali di vetro e di peltro ne hanno alcuni di porcellana color rosa fragola che ormai a Londra si vedono solo raramente. I boccali di porcellana sono passati di moda una trentina di anni fa perchè la maggior parte della gente vuole vedere in trasparenza ciò che beve; ma io trovo che la birra abbia un gusto migliore nella porcellana..”.
Alle prossime citazioni, anzi… alle prossime “piccole perle di malto e inchiostro”.
Un bicchiere, forse due, della solita Ichnusa, per perdermi ancora nel mio sogno di una notte di mezza estate. Salute!