Numero 22/2016
4 Giugno 2016
Impressionismo e birra nelle opere di Vincent van Gogh
Vincent van Gogh (1853-1890) è considerato oggi uno dei più grandi artisti di sempre, ma in vita le sue opere, ben 864 tele, furono poco conosciute e relativamente poco apprezzate. Pare, infatti, che abbia venduto un solo dipinto. Oggi il suo Ritratto del dottor Gachet vale più di 100 milioni di dollari!
La vita di van Gogh è stata funestata dal malessere psichico. Non si sa ancora con certezza quale fosse la malattia che lo afflisse, ma l’artista soffriva di attacchi di panico e allucinazioni alle quali reagiva con atti di violenza e tentativi di suicidio, seguiti da uno stato di torpore. Il tutto era aggravato dall’alcool. Van Gogh era, infatti, un amante dell’assenzio. Aveva un rapporto molto stretto con suo fratello Theo, mercante d’arte che per anni lo sostenne economicamente.
Alcuni avvicinano lo stile di van Gogh all’impressionismo, ma a differenza degli impressionisti puri, van Gogh nelle sue opere non descrive la realtà dal suo particolare punto di vista, ma compie l’operazione inversa: è la realtà che diventa una creazione e una rappresentazione dell’io interiore dell’artista. Per questo è considerato un pioniere dell’espressionismo.
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Nelle sue tele van Gogh diede spazio alla birra in più occasioni: celebri alcune nature morte (immagine di copertina), dai colori molto lugubri, ma ancora di più il ritratto di Agostina Segatori. In questa tela, di ascendenze tipicamente
impressioniste, dipinta a Parigi nel 1887 nel Caffè Tambourin gestito proprio dall’italiana ed ex modella di Degas, Agostina Segatori, compare un boccale di birra che gioca un ruolo di primo piano nella scena pittorica. La birra, infatti, assieme alla sigaretta e all’uso di colori opachi comunica quel senso di
tristezza e malinconia che pervade tutta l’opera.
A partire dall’anno successivo, la vita del celebre artista assunse connotazioni sempre più tristi, in seguito al suo trasferimento ad Arles, nel sud della Francia per vivere con il pittore Gauguin. Van Gogh morì a soli 37 anni per un colpo di rivoltella probabilmente auto inferto. In realtà alcuni sostengono che non si sia trattato di un suicidio, ma che sia stato un incidente.