Numero 27/2016
9 Luglio 2016
Le nature morte “pop” di Wesselmann: la birra protagonista
Posted in : Birra nell'arte on
Tom Wesselmann è considerato uno dei maestri storici ed artisti più grandi della Pop Art, assieme ad Andy Wharol. E’ famoso soprattutto per i suoi ”Great American Nudes”, che egli comincio’ ad esporre nei primissimi anni Sessanta.
Nato a Cincinnati nel 1931, quindi piu’ giovane di qualche anno di Rauschenberg, Jones e Warhol, Tom Wesselmann fu tra i primi artisti della Pop Art ad avere successo.
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Già nel 1960 egli si impose con i grandi nudi che, come ha scritto Lucy Lippard, ”fondono gli arabeschi e la brillantezza cromatica di Matisse con la linea sinuosa di Modigliani e con la struttura rigorosa di Mondrian”.
La prima mostra dei ”Great American Nudes” risale al 1961 a New York. La critica riconobbe subito la sua maniera tutta americana di rappresentare sinteticamente figure ed oggetti della vita quotidiana e, nel contempo, fu considerato il più elegante, ed in un certo senso il più ”europeo”, dei pop americani: sicuramente da ricordare anche le sue esposizioni italiane, in particolare quelle tenute a Venezia.
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Dagli anni Sessanta ad oggi Wesselmann e’ rimasto sempre fedele a quella su ”linea”, ma con interessanti varianti. Egli si impose negli anni Settanta, ad esempio, con la serie delle ”Still life”, le nature morte tipicamente americane costruite, sempre a campiture piatte e giustapposizioni di colore, sulla base di oggetti comuni della vita americana: proprio in queste, la birra trovò alcune rappresentazioni.
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In queste creazioni l’attenzione prestata alla birra e agli altri elementi è legata alla banalità dell’oggetto, alla sua immagine scontata e alla sua riproducibilità seriale. La birra, infatti, uno dei prodotti più pubblicizzati, è considerata parte integrante della vita e dell’immaginario collettivo che viene osservata perlopiù in modo neutro, senza evidenti intenti critici o polemici.