Numero 27/2019

6 Luglio 2019

Andre: la prima birra dedicata all’inclusione sociale!

Andre: la prima birra dedicata all’inclusione sociale!

Condividi, stampa o traduci: X

 

Andre è una birra artigianale dedicata a “I Bambini delle Fate”, un’impresa sociale che dal 2005 si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione sociale gestiti a beneficio di famiglie con bambini e ragazzi affetti da autismo e altre disabilità.
Il Birrificio Cittavecchia, in occasione del suo ventennale, ha realizzato questa nuova e coinvolgente English Ipa che ripercorre i tratti vintage delle vecchie ricette inglesi, ma volge lo sguardo alla modernità dei luppoli americani. L’assoluta novità è la sua genesi in quanto voluta in collaborazione con un amico, Franco Antonello, Presidente de I Bambini delle Fate e padre di Andrea.

 

.

.

Per Cittavecchia, non solo Andre rappresenta “la birra del cuore” ma esprime concretamente l’impegno nel sociale del Birrificio, infatti parte del ricavato viene devoluto ai progetti che I Bambini delle Fate realizzano in tutta Italia.

Con l’occasione si rinnova anche tutta la linea grafica delle birre e c’è anche qualche novità birraria. Una veste totalmente nuova per le bottiglie, dalla grafica delle etichette ai nomi di alcune tipologie. «Un passo che – raccontano dal birrificio – ha richiesto parecchi mesi di gestazione. I nomi delle birre sono ora legati ad una storia originale, autentica, fatta per essere raccontata, e che rappresenta la nostra identità, il nostro territorio e soprattutto il nostro impegno; una storia che viene riportata in etichetta».

 

.

.

 

Accanto ad Andre, che si presenta come una moderna e accattivante English Ipa, sono state tenute a battesimo la helles Giant Cave, dal nome della Grotta Gigante, nelle cui vicinanze si trova il birrificio; la Weiss White Shark, in riferimento agli squali che un tempo popolavano il Golfo di Trieste e l’Adriatico; la Vienna Lucky Shoes, dal nome della fabbrica di scarpe americana che sorgeva a Portovecchio (TS) nel dopoguerra; ha mantenuto il suo nome la Karnera, la stout omaggio al celebre pugile di Sequals (UD) che vede come novità la versione estiva alle amarene accanto a quella più invernale come Irish stout. Non mancano nemmeno le citazioni letterarie, che invece riflettono la storia dei due birrai: la saison Goriot – da Le Père Goriot di Balzac, lettura amata dal birraio-enologo Giulio Ceschin – e la belgian strong ale Formidable – il formato di birra preferito dal commissario Maigret, personaggio caro al birraio Michele Barro.

 

.

.

 

Le nuove etichette e il lavoro di rilancio dell’immagine – curati dall’agenzia udinese Primastudio – sono state presentate lo scorso 20 giugno nell’esclusiva cornice di Portopiccolo. «Siamo partiti – affermano dallo studio – revisionando il logo, per dare dignità internazionale alla storia del birrificio che ora si affaccia ad un mercato più vasto, e dal 21 giugno è online anche il loro nuovo sito».

Dal birrificio replicano: «Ci piace ricordare la nostra prima cotta nel luglio del 1999, quando eravamo tra i pochi pionieri della birra artigianale in Italia; ma il traguardo dei vent’anni ci ha stimolati a raccontare anche una nuova Cittavecchia che oggi è un’unione fertile di storia e futuro: per questo vogliamo che il 2019 sia qualcosa di più che una semplice celebrazione, ma una presa di coscienza e un impegno, un percorso che abbiamo iniziato assieme a I Bambini delle Fate”.

 

Condividi, stampa o traduci: X

Chiara Andreola
Info autore

Chiara Andreola

Veneta di nascita e friulana d’adozione, dopo la scuola di giornalismo a Milano ho lavorato a Roma – dove nel 2009 ho conseguito il titolo di giornalista professionista – e a Bruxelles al DG Comunicazione della Commissione Europea. Lì sono iniziati i miei primi timidi approcci con la birra, tra cui la storica Bush de Noel che ha finito per mettere il sigillo definitivo alla storia d’amore tra me e il mio futuro marito – e già da lì si era capito che una storia d’amore era nata anche tra me e la birra. Approdata a Udine per seguire appunto il marito, qui ho iniziato ad approfondire la mia passione per la birra artigianale grazie al rapporto in prima persona con i birrai – sia della regione che più al largo – e i corsi di degustazione tenuti dal prof. Buiatti all’Università di Udine; così dal 2013 il mio blog è interamente dedicato a questo tema con recensioni delle birre e resoconti delle miei visite a birrifici, partecipazioni ad eventi e degustazioni. Le mie collaborazioni con pubblicazioni di settore come Il Mondo della Birra e Nonsolobirra.net, con eventi come la Fiera della Birra Artigianale di Santa Lucia di Piave e il Cucinare di Pordenone, e la conduzione di degustazioni mi hanno portata a girare l’Italia, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svezia. Ora sono approdata anche al Giornale della Birra, un altro passo in questo mio continuare a coltivare la mia passione per il settore e la volontà di darvi il mio contributo tramite la mia professione.