Numero 20/2021
23 Maggio 2021
Birra Peroni, 2 milioni ettolitri tracciabili in blockchain
Tracciabilità in blockchain con certificazione digitale in etichetta su 2 milioni di ettolitri di Birra Peroni. Il consumatore italiano di fronte ad una bottiglia con il proprio smartphone potrà, infatti, vedere dove è stato coltivato l’orzo, quando è stato conferito alla malteria e come è stato trasformato. Lo annuncia l’amministratore delegato di Birra Peroni, Enrico Galasso in occasione del convegno “175 se ci unisce è Peroni”. Un progetto in grande, che è stato portato a termine dopo il test realizzato lo scorso su “Nastro Azzurro Mais Nostrano-Qualità Certificata” per promuovere la trasparenza di una filiera eccellente, a partire dall’italianità della materia prima.
“I risultati sono stati molto positivi sia dal punto di vista della funzionalità tecnologico che della risposta del consumatore – spiega Galasso – e questo ci ha permesso di credere di investire in Birra Peroni dando questo livello di trasparenza sull’orzo distico, che è quello che viene poi viene trasformato in malto 100% italiano”. Di fatto attraverso il Qr code retro-etichetta si potranno seguire tutti i passaggi dalla terra alla tavola, dall’agricoltore a quando la birra è stata imbottigliata. Birra Peroni, precisa Galasso “è la prima azienda di dimensioni nazionali a fare una cosa di questo tipo, con una portata dal punto di vista anche della creazione dei processi interni aziendali assolutamente non banale. Stiamo parlando di un prodotto di massa della cultura italiana e quindi non più un piccolo test, sul tema della trasparenza sarà qualche cosa da cui il consumatore non tornerà più indietro”.