Numero 43/2024
23 Ottobre 2024
In Lombardia censiti 8 ettari di luppolo tra Bergamo, Mantova e Milano
Il luppolo, materia prima fondamentale per produrre la birra, è per il 90% importato da Europa e altri Paesi del mondo. La sua coltivazione in Italia sta però vivendo una fase di grande interesse, in particolare grazie a iniziative di ricerca e sviluppo che coinvolgono anche la Lombardia. Di questo si è parlato lo scorso 16 ottobre a Palazzo Pirelli nel corso del convegno ‘Il terroir del luppolo in Lombardia’, organizzato da Ersaf-Ente regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.
In Lombardia, la coltivazione del luppolo è una nicchia che si concentra nelle province di Bergamo, Mantova e Milano, con un totale di circa 8 ettari censiti. Di contro, la produzione di birra in Lombardia è un settore in forte espansione, con oltre 500 microbirrifici e birrifici artigianali registrati, che rappresentano una vera e propria fucina di creatività e qualità. Nel 2022, i birrifici lombardi hanno prodotto circa 600.000 ettolitri di birra, confermando la regione come uno dei principali poli brassicoli d’Italia. Accanto a questa realtà, i birrifici industriali continuano a dominare il mercato, con una produzione annuale che supera i 7 milioni di ettolitri.
Da anni Ersaf, Ente regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, è promotore di un articolato progetto sulla coltivazione del luppolo in Lombardia, e nell’ambito di questa attività ha realizzato, in collaborazione con diversi agricoltori, 7 luppoleti sperimentali – nelle province di Sondrio, Lecco, Brescia, Pavia e Mantova – nei quali si stanno coltivando 4 varietà di luppolo con lo scopo di determinare il terroir della birra. L’attività consiste nella formazione, nel monitoraggio della produzione, nell’analisi del prodotto, nella divulgazione e nelle prove di birrificazione.
“La Lombardia – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi – sta esplorando con successo nuove opportunità alla sperimentazione di nuove filiere. Quella della birra e quindi del luppolo è particolarmente attrattiva per i giovani, che intravedono opportunità imprenditoriali in produzioni non tradizionali. Sostenendo le potenzialità del luppolo, vogliamo alimentare la domanda crescente di questa materia prima, per sostenere la crescita di birrifici artigianali e locali dedicati, che con la loro capacità di innovazione portano nuove varietà e stili al consumo”.
“Questo incontro – dichiara il presidente dell’Ersaf, Fabio Losio – è funzionale a promuovere una discussione più ampia con tutti gli attori del settore che vada, ben oltre, l’attività portata avanti dal nostro Ente regionale. È anche l’occasione per far emergere le opportunità della filiera di questa coltivazione nonché di riflettere sulle criticità di una coltura molto recente e non tradizionale”. “La filiera – spiega ancora Losio – ha bisogno di un supporto agronomicamente: corretto, informato e sostenibile. A questo è necessario aggiungere anche gli aspetti di promozione del prodotto e della sua tipicità locale, dal momento che ora anche la birra, come molti altri prodotti italiani, sta diventando un’icona del Made in Italy”.