Numero 13/2024
28 Marzo 2024
L’Arancia di Sorrento: un meraviglioso ingrediente per birre
La Penisola Sorrentina è terra di interessanti prodotti culinari ed il clima mite tipicamente mediterraneo ed il terreno argilloso danno vita a prodotti dalle caratteristiche organolettiche uniche: limoni, noci, fichi ma un prodotto molto interessante è l’arancia di Sorrento.
È un agrume famoso in tutto il mondo, caratterizzato dalla buccia abbastanza spessa con un colore arancione chiaro tendente al giallo dorato, dall’abbondanza di semi e di succo zuccherino e poco agre, e dal calibro piuttosto elevato. Il succo di quest’arancia è consumato da secoli, come spremuta, presso i caratteristici chioschi degli acquafrescai napoletani.
La sua coltivazione risale al 1300 ed è il risultato della fusione di due varietà di alberi di arancio: Biondo Sorrentino e Biondo Equense.
La sua coltivazione fu un’importante fonte di reddito per l’area fin da questo periodo, quando era ancora poco coltivata in Italia. Si tratta di piante molto alte che arrivano anche fino a 7 metri, che dunque sfruttano al massimo il calore del sole e possono resistere ai venti. Questi agrumi maturano più lentamente a causa della tecnica delle gabbie protettive e quindi si possono raccogliere durante quasi tutto l’anno.
Fa parte dell’ARCA del Gusto di Slow Food che inserisce prodotti che rischiano di scomparire minacciati da industrializzazione agricola abbandono dei campi e cambiamenti climatici (https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/arancia-bionda-sorrentina/)
Questo interessante agrume è l’ingrediente base di molte ricette tradizionali sorrentine. Una di queste è la marmellata, spalmabile e con piccoli pezzi di polpa e di scorza: il colore è quello naturale dell’arancia bionda. Tale prodotto tradizionale è destinato alla vendita in mercati locali.
Un altro utilizzo è nell’utilizzare le sue scorze in una tipica ricetta invernale locale: le scorze candite ricoperte di cioccolato fondente. Inoltre, viene utilizzata anche nella preparazione di una versione sorrentina della bevanda punch.
Ma anche nella birra artigianale l’arancia di Sorrento ha trovato un suo utilizzo tra gli ingredienti.
Il mastro birraio Giuseppe Schisano del Birrificio Sorrento ci propone 3 birre che vengono valorizzate dall’utilizzo della buccia d’arancia fresca di Sorrento:
- Armida: è una Cream Ale estremamente beverina di 5 gradi alcoolici dal colore dorato con buona carbonazione. Al naso si evidenziano aromi agrumati che ritroviamo nel gusto insieme ad un amaro percettibile con un corpo medio e rotondo. È una birra adatta al clima del Sud Italia e premiata nel 2019 come birra quotidiana dalla Guida alle Birre d’Italia Slow Food. Oltre ad essere una birra da bere in qualsiasi momento della giornata, è consigliato l’abbinamento con i piatti di pesce.
- Minerva: è una Amber Ale di 6 gradi alcoolici dal colore bruno con schiuma bella abbondante. Al naso si evidenziano note di caramello e di tostatura che ricordano la frutta secca, oltre ad aromi agrumati e di miele di castagno. Al sorso è morbida e ritroviamo le note di caramello e di frutta secca. Amaro presente ma gradevole. Consigliata l’abbinamento con i piatti di carne e dolci al cioccolato.
- Ricomincio da Tripel: una Belgian Tripel da 8 gradi alcoolici dal colore giallo dorato carico con schiuma abbondante e persistente, con sentori speziati ed agrumati, corpo rotondo e secca che aiuta la bevuta, con un amaro presente che bilancia le dolci note maltate. Grazie alle sue note agrumate evidenti è consigliabile abbinarla con dolci della tradizione napoletana come la sfogliatella e la pastiera, oltre che a piatti dalla persistenza olfattiva importante come la genovese napoletana.