Numero 48/2024

25 Novembre 2024

Mais, segale e anche lavanda: da Calvisano la «via sartoriale» del birrificio CarpeDiem

Mais, segale e anche lavanda: da Calvisano la «via sartoriale» del birrificio CarpeDiem

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Una birra su misura. Come se fosse un abito di sartoria, anche la miscela assume le forme e un’etichettatura a immagine e somiglianza del committente. Oltre alle proprie produzioni, il birrificio CarpeDiem di Calvisano è aperto al mondo dell’agricoltura bresciana e veicolo di valorizzazione delle eccellenze territoriali.

È capitato che contadini bassaioli, desiderosi di trasformare parte del proprio raccolto nell’amata bevanda «mi chiedessero di valorizzare un particolare elemento, l’abbiamo fatto con il mais, con la segale e persino con la lavanda» racconta il proprietario Giovanni Mansueti. Una volta studiato il gusto, trovato il bilanciamento ideale tra gli ingredienti e raggiunto l’accordo con il cliente, le bottiglie e la ricetta diventano proprietà della committenza. Però il CarpeDiem auspica in collaborazioni con i produttori agricoli locali: «Mettere sul mercato una “birra su misura” potrebbe essere un esperimento vincente».

In ogni caso, gli elementi utilizzati per la produzione artigianale sono autoctoni. Non si potrebbe pretendere nulla di diverso per un’azienda familiare, nata per amore della birra e con spirito d’avventura. «Abbiamo scelto CarpeDiem perché quando abbiamo avviato la produzione nel 2014, si sono allineati i pianeti, mi sono convinto a lasciare il lavoro in officina meccanica e si è liberato lo stabile di nostra proprietà da cui tuttora produciamo» aggiunge Mansueti. Quindi tanto studio, l’ex meccanico si è formato da un mastro birraio tedesco e la compagna Michela Clerici è divenuta un beer master sommelier inoltre le sue doti di grafica pubblicitaria consentono di ideare le etichette personalizzate.

Insomma, la miscela Made in Calvisano è diventata birra «d’esportazione»: si può sorseggiare nei pub di Milano e Roma e ovviamente in città a Brescia. Inoltre sul sito internet ci si può mettere in contatto per le degustazioni in azienda. «Abbiamo molta richiesta di questo tipo di evento senza neppure fare pubblicità. Quindi passiamo tutti i weekend insieme agli affezionati» conclude Mansueti.

 

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