Numero 03/2025
14 Gennaio 2025
Una birra in vacanza: Birrificio Abruzzese e la loro guest house a Castel di Sangro
Questa volta birrovaghiamo in Abruzzo e nella fattispecie a Castel di Sangro.
Principale centro commerciale del comprensorio dell’Alto Sangro, Castel di Sangro sorge sulla riva destra del fiume Sangro ed è sede della Comunità Montana dell’Alto Sangro e dell’Altopiano delle Cinquemiglia, nella zona meridionale della provincia dell’Aquila. La città ha una storia antica e conserva un’architettura tipica del Medioevo e del Rinascimento e resti di mura megalitiche sul monte su cui si difesero i Sanniti.
È ben collegato agli impianti sciistici di Roccaraso, Pescocostanzo e Rivisondoli, che ne fa una tappa turistica importante.
Inseriamoci che da qualche anno è anche sede della seconda parte del ritiro estivo precampionato della squadra di calcio della SSC Napoli, cosa che attrae un’ondata di tifosi proveniente dalla città partenopea e non solo.
Dal punto di vista gastronomico offre vari locali dove gustare le tipicità abruzzesi, come gli arrosticini di pecora, pallotte cacio ed ova, cazzarielli e fagioli. Ma è anche sede del ristorante tristellato Reale Ristorante guidato dallo chef Niko Romito.
Ma per chi come me ha la fortuna di passare un periodo di vacanza in queste zone, può approfittare di bere l’ottima birra prodotta dal Birrificio Abruzzese.
Figura 1. Insegna direzione Birrificio Abruzzese
Nato nel 2014 come beer firm, nel 2019 inizia la produzione propria nel suo stabilimento sito nella zona di Piana Santa Lucia, non lontano dal centro commerciale della cittadina.
Ho iniziato a bere le loro birre già dall’estate 2019, quando a Via Porta di Napoli sempre a Castel di Sangro era presente una Tap-room.
Figura 2. Foto scattata nella Tap-room di Via Porta di Napoli a Castel di Sangro nell’agosto 2019 (non più presente), con la English Mild GEA (birra non più prodotta).
A comando del birrificio c’è Totò Mazzocco, un giovane birraio che trasmette la sua passione e personalità alle sue creazioni.
Nello stabilimento he ospita il birrificio è presente la Tap-room, ben curata e gestita allo stesso Totò con il supporto del suo collaboratore Andrea Ferrante.
Figura 3. Foto in Tap-room insieme a Totò ed Andrea
In Tap-room c’è possibilità gustare le birre alla spina o in bottiglia/lattina oltre a poterle acquistare da asporto.
Figura 4. Foto della Tap-room Birrificio Abruzzese
Le referenze sono disponibili in lattine da 33 cl e per alcune tipologie anche bottiglie da 50 cl. Tutte le birre hanno nomi con tre lettere, una scelta che aiuta facilmente a ricordarle. Le etichette sono molto semplici ma contengono informazioni che aiutano a direzionare il consumatore nella scelta della birra; infatti, è i pochi birrifici che indicano il livello di IBU, oltre che allo scontato livello di ABV, il grado plato e l’indicazione del particolare ingrediente (in genere il luppolo, in alcune anche il malto utilizzato) che caratterizza qualche referenza.
Figura 5. Lavagna presente in Tap-room con l’elenco delle birre della casa
Buona parte delle birre di Totò sono di ispirazione americana non disdegnando l’utilizzo di vari tipi di luppolo nelle moderne birre luppolate. Tra queste ci sono:
- la USA, una West Cost IPA con utilizzo di luppoli americani;
- la EMU denominata Pacific IPA che fa utilizzo di luppoli provenienti dall’Oceania;
- la JAP una Pale Ale con luppolo giapponese
Tra le birre di ispirazione britannica merita sicuramente di essere bevuta la ADE, un American Porter caratterizzata dall’utilizzo del luppolo Simcoe.
Figura 6. ADE (American Porter). L’etichetta evidenzia il luppolo utilizzato
C’è spazio anche per le birre di ispirazione germanica con le varie basse fermentazione.
Il Belgio viene rappresentato dalla EGO (tripel) e dalla OLA (una blanche).
Le birre vengono prodotte utilizzando l’acqua della vicina sorgente del Monte Nero, ed in alcune birre ci sono richiami al territorio come nelle due birre chiare a bassa fermentazione SHU e la MIA, in entrambi i casi con l’utilizzo del luppolo proveniente da Atri in provincia di Teramo e del grano solina proveniente da Goriano Sicoli, provincia dell’Aquila.
Figura 7. MIA denominata Abruzzo Pils per l’utilizzo di ingredienti locali
Per questo modo di interpretare uno stile, la SHU insieme alla già menzionata USA e la OSA (una Modern Hazy IPA), appartengono alla linea Evolution Series, dove la tradizione brassicola e l’innovazione si fondono.
Figura 8. SHU (keller), una delle birre della linea Evolution Series
Esistono anche birre un po’ più impegnative e non convenzionali come la RIO, introdotta durante l’EurHop Beer Festival di Roma di ottobre 2024, una Double Dry Hopped Hazy IPA e la versione invernale della JAP (chiama JAP Winter Edition), che in questo caso si presenta come una Double IPA con la presenza del cocco tra gli ingredienti, oltre alla caratterizzazione data dal già menzionato luppolo nipponico Soriachi.
Figura 9: La RIO con Andrea Ferrante nella postazione di Birrificio Abruzzese all’EurHop Beer Festival 2024 di Roma
Figura 10. JAP Winter Edition (Double IPA)
Una birra che è stata prodotta fino allo scorso anno e che ci auguriamo possa riprendere è la ZAR, una Imperial Stout, che annoverava tra gli ingredienti caffè della torrefazione Caraceno, fave di cacao del Perù e baccelli di vaniglia del Madagascar e invecchiata almeno un anno in barrique ex bourbon.
Figura 11. ZAR (Russian Imperial Stout)
Non mancano le collaborazioni con altri birrifici, come la NAT una Imperial Stout di 11% prodotta presso il birrificio molisano Kashmir di Filignano, caratterizzata dalla presenza di vaniglia tra gli ingredienti.
Nello spazio adiacente alla Tap-room, spesso vengono organizzate delle serate con musica live con possibilità di degustare specialità locali. La Tap-room è dotata anche di una sala con tavolo da ping-pong e calcio balilla.
Figura 12. Sala di intrattenimenti adiacente alla Tap-room
C’è disponibilità di posti all’aperto, accessibili per ovvie ragioni in estate.
Figura 13. Ingresso della Tap-room con posti all’aperto
Infine, lo stabilimento di Piana Santa Lucia è dotato anche da una Guest House che è situata sopra proprio sopra al birrificio, dove è possibile pernottare scegliendo un appartamento o una camera.
Figura 14. Panoramica esterna dello stabilimento che ospita Tap-room e birrificio. Nella zona superiore dello stabilimento nella parte destra della foto si trova la zona guest house.
Ebbene si, senza la necessità di recarsi in oltre le Alpi Italiane, è possibile pernottare proprio sopra un ad un birrificio con la possibilità in alcuni periodi dell’anno di svegliarsi con una cotta di birra in atto, oltre al vantaggio di poter salire e scendere dalle camere e bere birra senza la preoccupazione di guidare (riferimento causale al nuovo codice della strada!).
Ne ho approfittato di pernottare nella guest house proprio nei giorni immediatamente dopo Natale per una breve vacanza sulla neve con la mia famiglia, utilizzando la camera, che abbiamo trovato ben curata, con bagno molto ampio e con confort a sufficienza. Nel frigo bar non poteva mancare una loro lattina!
Figura 15. Frigo con il pannello di Birrificio Abruzzese presente messo a disposizione nella guest house
È una esperienza sicuramente da provare per chi ha in mente di poter programmare una vacanza nelle zone dell’Alto Sangro e di fare una sosta alla Tap-room per chi si trova di passaggio in queste zone.
Contatti
Birrificio Abruzzese di Epidauro S.r.l.
Contrada Santa Lucia, 67031
Castel di Sangro – Aquila
Mail: info@epidauro.net
Tel : +39 334 7182991
Sito internet: https://www.birrificioabruzzese.it
Orari Tap-room Birrificio Abruzzese:
- Venerdì – Sabato: 17:30-21