Numero 37/2016
14 Settembre 2016
Una tira l’altra … e ora siamo alla frutta! Il Birrificio Lariano presenta le sue nuove creazioni
“Una tira l’altra … e ora siamo alla frutta!” è questo lo slogan con cui il Birrificio Lariano ha voluto lanciare la sua nuova linea di birre alla frutta, ben 5, e per farlo ha scelto la serata di mercoledì 7 settembre, in quel di Sirone nella Brianza lecchese a due passi dai laghi di Annone e Pusiano con in lontananza, a fare da cornice, il mio amato Resegone e le Grigne.
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Si sa, ormai presentare una birra per alcuni birrifici è una routine, ma uscire nello stesso giorno con ben 5 differenti birre e lanciare una nuova linea non è da tutti. E non solo, nella giornata di sabato 10 è stata presentata anche l’ultima nata, una Kolsh da 4,6 ° alcol, dal nome Michetta.
Ero a conoscenza di questa serata da mesi e non aspettavo altro che arrivasse, avevo già provato qualche birra alla frutta di prova, ma senza il passaggio in botte, e ne ero rimasto entusiasta.
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La serata è sta presentata da Lorenzo Dabove, per tutti noi Kuaska , oltre che da Emanuele e Fulvio del birrificio: tante le persone invitate all’evento, per quello che per il Lariano è un nuovo inizio.
Cinque birre come dicevo, dalla gradazione di 5 ° alcol circa, tutte con la stessa base di malto Pils e frumento, una leggera luppolatura intorno alle 12 IBU e lo stesso lievito; a differenziarle il solo impiego della frutta, concludendo con una maturazione di 3 mesi in botti utilizzate in precedenza per l’affinamento del vino Chianti.
Il primo lotto è stato lasciato riposare in botti di Chianti, mentre il secondo verrà messo in botti di Barolo, sempre 2 grandi vini d’eccellenza nazionale.
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L’idea, come ci ha raccontato Emanuele, “è nata dopo il trasferimento e l’ampiamento del birrificio a Sirone, nel vecchio capannone avevamo e abbiamo tutto lo spazio per fare le prove e lasciar riposare la birra nelle rispettive botti, da qui è nato questo nuovo progetto” e aggiunge “circa il 10 % di frutta surgelata , scelta adottata per una miglior conservazione, su 225 L di birra per tipo”.
Veniamo alle birre:
- la Mora , 5 ° alcol , con aggiunta di more di rovo selvatiche, ottima come aperitivo;
- la Berries da 5,2 ° , con i frutti di bosco , più frizzante e acidula;
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- la Red Nuance da 5, 8 °, la più alta in quanto a gradazione alcolica con l’impiego di ciliege e fragole, dove la fragola ha la megli;
- la Fambrus ai lamponi da 5,2 °, in questa si sente la secchezza finale e il passaggio in botte;
- la Màren, alle amarene, da 5,4 °.
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La diversa, seppur di poco, gradazione alcolica è data dall’uso dei rispettivi frutti.
Tutte e cinque le birre davvero ben fatte, dove personalmente trovo nella Fambrus la migliore della serie.
Una bella serata, rallegrata dagli aneddoti e dai racconti sulla famiglia Cantillon di cui Lorenzo fa parte ormai da anni, oltre ad altre birre acide della tradizione belga, con un finale inaspettato, dove Lorenzo ci ha recitato qualche sua poesia di repertorio.
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Dimenticavo il gran finale, con l’apertura di un fusto di Serial Keller da 4,6 °, freschissima, come vuole la tradizione, birra fatta in collaborazione con il noto locale la Mangiatoia di Alassio in Liguria, dove tra l’altro sono appena stato, e la Scurreria di Genova.
Non mi resta che ringraziare gli amici del Lariano per la serata e le birre presentate.
Ad avercene di serate così!