Numero 47/2023
25 Novembre 2023
21st Amendment Brewery: a San Leandro uno dei più grandi birrifici artigianali USA
Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
San Leandro, California/USA
Il ventunesimo emendamento (in inglese, twenty-first) alla Costituzione degli Stati Uniti che nel 1933 abrogò il diciottesimo del 1920 riguardante il divieto a livello nazionale di alcol, è chiaramente un fortissimo richiamo per chiunque voglia dare un nome alla propria azienda produttrice di alcolici.
Il primo esempio si ebbe nel 2000, quando Nico Freccia e Shaun O’Sullivan fondarono la 21st Amendment Brewery (birrificio e ristorante) nel quartiere South Park di San Francisco. Poi, nel 2015, entrò in funzione, con ristorante, tasting room e spazio per eventi, nell’ex stabilimento della Kellogg Company (il più grande produttore nazionale di cereali, chiuso nel 1995), l’impianto produttivo di San Leandro, dalla capacità di 180 barili.
Nel 2018 la 21st Amendment Brewery veniva dichiarata, dalla Brewers Association, il 26° birrificio artigianale più grande degli Stati Uniti.
21st Amendment Hop Crisis!, double/imperial IPA di colore dorato pallido e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 9,7%). Nacque nel 2007 come reazione alla scarsa disponibilià di luppolo e al conseguente aumento del prezzo. Prodotta ogni anno con una miscela di luppoli a seconda della loro reperibilità, matura su spirali di quercia.
La carbonazione è moderata; la schiuma bianca, di grana minuta, compatta, cremosa, durevole e aderente. Nell’aroma, freschezza e pulizia sopperiscono alla scarsa intensità della frutta tropicale e della scorza d’arancia, della resina e degli aghi di pino, con un languido sottofondo di malto e un lieve tepore etilico. Il corpo medio presenta la tipica consistenza a chiazza di petrolio. Nel gusto, la robusta base di malto ha il compito di reggere l’abbondante luppolizzazione, tenendo in piedi un equilibrio che non accusa mai il minimo segno di cedimento, anche grazie all’alcol che accompagna l’intera bevuta con la debita discrezione. Ne deriva un sapore ricco, morbido, appagante, intanto che si avvicina lentamente un finale amaro con note erbacee di luppolo piccante. Terra, resina e legno animano le pungenti impressioni del lungo retrolfatto.