Numero 20/2024

18 Maggio 2024

Gueuzerie Tilquin

Gueuzerie Tilquin

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Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Bierghes/Belgio
Siamo nel Brabante Vallone, dove, dal 1977, Bierghes fa parte del comune di Rebecq.
Qui, nel 2009, nacque la Gueuzerie Tilquin, il primo assemblatore di lambic della Vallonia. Fu opera di Pierre Tilquin, con formazione in ingegneria biomedia, un corso di Brewing Technology a Lovanio ed esperienze pratiche presso i birrifici Huyghe, 3 Fonteinen e Cantillon. Ovviamente parteciparono al progetto altri imprenditori, tra cui Grégory Verhelst della Brasserie Artisanale de Rulles.
La Gueuzerie Tilquin acquista il mosto da vari produttori (Boon, Lindemans, Girardin e Cantillon) e lo mette a fermentare e maturare in oltre 200 botti usate di rovere provenienti dalle regioni vinicole della Francia.
Il 2012 si rivelò una pietra miliare per questo birrificio: entrò a far parte dell’HORAL come primo membro al di fuori delle Fiandre e iniziò la produzione di lambic alla frutta con utilizzo di susine. Dopo un paio d’anni comparve il lambic alle more e all’uva pinot. Nel 2016 fu addirittura inaugurata la Experimental Fruit Series, con cassis, lamponi, amarene, prugne, mirtilli selvatici, rabarbaro, sambuco.
Circa il 75% della produzione prende la strada per l’estero, in particolare gli Stati Uniti.

Tilquin Oude Quetsche à l’Ancienne avec Prunes de Namur 2015, fruit lambic di colore arancio con intensi riflessi dorati e dall’aspetto velato (g.a. 6,4%). È un lambic alle prugne di Namur, successivamente sostituite con quelle alsaziane, più grandi ma un po’ meno aspre. Le prugne, fresche e denocciolate, vengono fatte fermentare in acciaio insieme a un blend di lambic di un anno; dopo quattro mesi viene aggiunto lambic di due e tre anni, fino a ottenere una concentrazione finale di circa 250 grammi di frutta per ogni litro. La succcessiva maturazione in bottiglia dura almeno tre mesi. La carbonazione è abbastanza sostenuta; la schiuma biancastra, irregolare, scarsa ed evanescente. L’aroma è quello tipico del lambic (sudore, cantina, stalla, cuoio, carte da gioco vecchie, grano terroso, pelle di salame, lievito selvatico), con insufflazioni apre di prugna, limone, scorza d’arancia, e sfumature di legno, erba appena tagliata. Il corpo medio tende al leggero, in una consistenza abbastanza oleosa. Il gusto è morbido, e gradevole, con l’asprezza della prugna supportata dal citrico del pompelmo e del limone, mentre va prendendo vieppiù consistenza una rinfrescante acidità lattica. Il finale, di una secchezza legnosa, introduce un discreto retrolfatto dalle delicate sensazioni amare che ricordano tannino e scorza d’agrume.
Oude Mûre Tilquin à l’Ancienne 2015, fruit lambic di colore rosso con riflessi viola e dall’aspetto lievemente opaco (g.a. 6,4%). Il secondo lambic alla frutta, fu messo in vendita per la prima volta durante il Toer de Geuze 2015. Viene prodotto con aggiunta di more fresche tedesche e rifermentato in bottiglia per almeno tre mesi. La carbonazione è abbastanza alta; la schiuma rosa che si forma, fine, esuberante, ma di scarsa durata. L’ampio bouquet olfattivo combina egregiamente i sentori tipici dello stile (come sudore, cantina, muffa, polvere, cuoio, muschio) con quelli di corteccia, yogurt, ribes nero, mela verde, lime, mirtillo, uva bianca, aceto di mela. Il corpo mostra una certa pienezza che però diluisce abbastanza la sottile consistenza oleosa. Nell’uniformarsi fedelmente agli elementi dell’aroma, il gusto si distende intenso ma delicato, acidulo eppure piacevole. Le note tanniche del finale apportano un’astringenza che si fa sentire distintamente, senza però arrecare il minimo disturbo. Il compito precipuo del retrolfatto è quello di rinfrescare e dissetare con le sue suggestioni secche e acide.

 

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Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.