Numero 21/2019
25 Maggio 2019
San Miguel, la prima fabbrica di birra nel sud-est asiatico
Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
San Miguel
(San Miguel Brewery) Manila/Filippine
La prima fabbrica di birra nel sud-est asiatico, La Fábrica de Cerveza San Miguel, nacque nel 1890 a Manila, capitale dell’allora Capitanato Generale delle Filippine.
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Fu opera di un noto uomo d’affari di Manila, don Enrique María Barretto de Ycaza y Esteban, che aveva fatto domanda per una sovvenzione reale dalla Spagna per fondare un birrificio nelle Filippine. La fabbrica inglobò un piccolo convento di frati agostiniani che, nel 1885, aveva cominciato a produrre birra nel quartiere di San Miguel, da cui il nome.
Poco a poco la San Miguel iniziò l’esportazione della sua birra in altre aree del Sudest asiatico. Nel 1903 raggiunse Guam, Hong Kong e Shanghai, i tre porti commerciali con maggiore attività. Nel 1913 fu incorporata come San Miguel Brewery, Inc.
Nel 1930 arrivò perfino negli Stati Uniti. Tra il 1930 e il 1940, quella di San Miguel, divenne la birra più venduta in tutta l’Asia; mentre l’espansione societaria continuava in altre zone del mondo.
Nel 1946 decise di affermarsi anche in territorio spagnolo, e costituì a Lérida la società La Segarra S.A. Ma, per problemi burocratici, poté iniziare l’attività soltanto nel 1954, con lievito asiatico.
Nel 1957 venne firmato l’Accordo di Manila con il presidente di San Miguel Corporation, Andrés Soriano, con il quale prese vita la compagnia San Miguel, Fábricas de Cerveza y Malta, SAU, con sede a Barcellona e indipendente dalla casa madre filippina. Da allora le due aziende seguirono strade diverse.
Essendo cresciuta in uno dei più grandi conglomerati commerciali delle Filippine, con interessi centrali nelle bevande alcoliche e non alcoliche, negli alimenti e negli imballaggi, nel 1963 la San Miguel Brewery, Inc. fu ribattezzata San Miguel Corporation (SMC).
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Nel 2007 il business della birra nazionale fu scorporato da SMC, con la costituzione della filiale San Miguel Brewery, Inc. (SMB), il cui 48,3% fu acquistato nel 2009 dalla giapponese Kirin Holdings Co.
Nel 2010 SMB acquistò da SMC l’intera proprietà della San Miguel Brewing International Ltd. (SMBIL) raggiungendo così la piena integrazione delle sue attività di birra nazionali e internazionali. SMBIL supervisiona le operazioni a Hong Kong, in Cina, in Indonesia, in Tailandia, nel Vietnam.
Oggi, con una produzione annua di circa 17 milioni di ettolitri, la San Miguel Brewery è al 15° posto tra i produttori mondiali. E, ovviamente, primo produttore filippino, controlla oltre il 95% del mercato.
San Miguel Pale Pilsen, lager di colore dorato chiaro (g.a. 5%). Il prodotto di punta dell’azienda, e tra le prime 10 marche di birra al mondo. Riflette il gusto standard delle Filippine. La ricetta originale fu inizialmente redatta a Pechino. Realizzata con oltre l’80% di malto d’orzo, caramello, zucchero, acido citrico e agenti stabilizzanti, matura per un mese prima di essere commercializzata. Con una media effervescenza, la schiuma bianca si presenta abbondante, densa, solida. L’aroma, molto gradevole, estrinseca consistenti profumi di malto e luppolo erbaceo, di riso e mais, di arancia, limone e mandarino. Il corpo leggero ha una consistenza prettamente acquosa. Nel gusto, pane tostato, mais, biscotto, uva passa, da una parte e dall’altra, luppolo a base di erbe, allestiscono un apprezzabile equilibrio; mentre, da parte sua, il lievito apporta una rinfrescante punta di acidità. Piuttosto asciutto e, in particolar modo, pulito, il corto finale si perde tra le languide suggestioni amarognole dello sfuggente retrolfatto.
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San Miguel Dark Lager, dunkel di colore mogano profondo e dall’aspetto opaco (g.a. 5%). Con una media effervescenza, la schiuma beige sgorga ricca e alta, durevole e aderente. L’aroma, di apprezzabile complessità, propone intriganti sentori che spaziano dal malto tostato al luppolo floreale, dal pane nero alla frutta scura, dal caramello alla melassa, dal caffè al cacao, dalla salsa di soia allo zucchero di canna. Il corpo medio ha una consistenza inizialmente acquosa che presto diventa un po’ untuosa. Il sapore di malto reca sfumature di luppolo legnoso, in un’interessante combinazione di note tostate e affumicate con orientamento al dolce, che lascia il segno nello sfuggente retrolfatto, dopo un corto finale secco e acidulo.
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Red Horse Extra Strong, imperial pils/strong lager di colore dorato intenso (g.a. 6,9%). Introdotta nel 1982, viene prodotta in diverse strutture di San Miguel dell’Asia orientale con gradazione alcolica variabile tra il 6 e l’8. Con una media effervescenza, la schiuma bianca, sottile, densa, aderente, non ha tanta durata.
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L’intensità olfattiva, abbastanza elevata, propone un gradevole bouquet a base di malto, riso, miele, orzo, fieno, pasta di pane, erbe, luppolo, biscotto leggermente tostato: il tutto avvolto nella dolcezza dell’alcol. Il corpo medio ha una consistenza grassa alquanto appiccicosa. Anche nel gusto l’etanolo intende dire la sua, ma lo fa con maggior discrezione, adesso sotto forma di piacevole riscaldamento del palato. Intanto, su fondo asciutto di luppolo agrumato, note di albicocca, caramello, pane, malto, frutta secca, miele, orzo, allestiscono un sapore rotondo, fresco, amabile. Nel finale, il residuo di dolcezza si attenua lentamente, fino a dileguarsi tra le discrete sensazioni retrolfattive di un lieve amarore erbaceo-vegetale.