Numero 22/2022

4 Giugno 2022

Windsor & Eton Brewery: dal cuore dell’Inghilterra!

Windsor & Eton Brewery: dal cuore dell’Inghilterra!

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Tratto da La birra nel mondo, Volume V, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Windsor/Inghilterra
A 79 anni dalla chiusura dell’ultimo birrificio di Windsor, la Burges Brewery, nasceva, nel 2010, il microbirrificio Windsor & Eton, che, fondato il primo marzo, il 23 aprile già “sfornava” la prima birra, Guardsman.
Fu opera di quattro membri fondatori della London Brewers Alliance: Paddy Johnson, Will Calvert e i fratelli Bob e Jim Morrison. Paddy, il birraio, era stato operations director alla Scottish & Newcastle. Will, aveva lavorato, come biologo alla Allied Breweries, da birraio alla Courage, in cui aveva incontrato Paddy, e infine nell’industria dolciaria Mars, dove aveva conosciuto i fratelli Morrison. Partito da Paddy, il progetto aveva trovato pieno consenso presso Will che non faticava a coinvolgere gli amici Bob e Jim.

Le birre superano ormai il centinaio, tutte o quasi con un qualche riferimento alla storia di Windsor.
Windsor & Eton Guardsman, ordinary bitter ale di color rame e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 4,2%). Il primo prodotto della casa, lanciato nel giorno di san Giorgio del 2010 e tuttora sulla cresca dell’onda. Con una moderata effervescenza, la schiuma ecru fuoriesce piuttosto scarsa e grumosa, sufficientemente durevole e aderente. L’aroma si apre tenue ma persistente, anche abbastanza piacevole, con sentori di malti tostati, caramello, noci, grano, biscotti, pasta di pane, che convivono armonicamente con spunti di fieno e foglie fresche, lievito amaro e luppolo erbaceo. Il corpo medio tende al leggero, così come la tessitura oscilla tra la oleosa e l’acquosa. Una straordinaria combinazione di malto, noci e caramello, da una parte e dall’altra, erbe, pino, ribes nero e luppolo legnoso, allestisce un avvincente gusto aspro e muscoso, amaro e terroso. Il finale di luppolo, fresco e amaricante, si dilegua bruscamente tra le emergenti sensazioni retrolfattive in cui la resina di luppolo a secco ha il compito di eliminare ogni residuo di dolcezza lasciando acri sensazioni agrumate.

Windsor & Eton Conqueros 1075, black IPA di colore nero ebano e dall’aspetto opaco (g.a. 7,4%); dedicata all’anno in cui Guglielmo I d’Inghilterra iniziò la costruzione del castello di Windsor. Parte dalla base della “sorella minore” Conqueros Black IPA (g.a. 5%), realizzata con cinque tipi di malto e due varietà di luppolo. Disponibile, in bottiglia, tutto l’anno, in cask, compare solo nel periodo natalizio. La carbonazione è moderata; la schiuma moca, abbondante, minuta, soda, cremosa, di apprezzabile tenuta e aderenza. L’ampio ventaglio olfattivo preferisce pulizia ed eleganza all’intensità per i suoi elementi, che svariano dall’orzo tostato al malto quasi carbonizzato, dalla cenere al legno bruciato, dalla caramella mou alla scorza di arancia candita, dalla liquirizia al pino chiaro; mentre rimangono relegati in sottofondo vaghi sentori vinosi e speziati, di pompelmo e luppolo terroso, dente di leone e bardana minore. Il corpo medio tende al pieno, nella tipica consistenza a chiazza di petrolio. Improntato all’orzo tostato, il gusto prende via via note dolci di polpa d’arancia, caramello, cioccolato al latte; mentre l’alcol pigia un po’ sull’acceleratore solo quando la birra comincia a riscalsarsi. Poi arriva un miscuglio armonico di terra bruciata, scorza di pompelmo e luppolo terroso. Ed è proprio quest’ultimo che, preso il sopravvento, asciuga bene il finale con un forte amarore e ripulisce compiutamente i residui zuccherini. Da parte sua, il retrolfatto si destreggia tra lunghe sensazioni di caffè tostato e aghi di pino.

 

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Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.