1 Marzo 2016
BEER ATTRACTION 2016: i numeri di un’edizione da record!
Beer Attraction 2016 ha registrato numeri da record: 350 espositori (200 nella scorsa edizione), 14.581 visitatori, segnando un +10,3% sul 2015 (dato sottoposto a certificazione da un ente indipendente, secondo la norma ISO 25639:2008), 300 business meeting con buyer provenienti da 21 paesi del mondo, 168 giornalisti e blogger – italiani ed esteri – accreditati con una straordinaria visibilità su grandi media e social.
Tanti gli appuntamenti, anche quest’anno la conferma del Beer Attraction off, ovvero gli eventi fuori salone che si svolgono nei pub e nei locali di tendenza della Riviera di Rimini. Tra questi convegni, workshop, corsi di Unionbirrai, la presentazione del nuovo libro di Kuaska e la tanto attesa premiazione per il concorso indetto da Unionbirrai che da 11 anni incorona le migliori birre italiane divise per tipologia oltre al birrificio migliore in assoluto. I risultati ormai sono di dominio pubblico, grazie all’ottimo lavoro effettuato dai tanti “cronisti” birrari presenti a BeerAttraction tra cui gli inviati speciali di www.giornaledellabirra.it.
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Mai come quest’anno, tale concorso è stato così complesso e ricco di spunti, per il grandissimo numero di birre iscritte (più di mille), tanto di richiedere la suddivisione dei campioni in ben 26 categorie, in vero alcune delle quali fin troppo ampie e generiche.
Per la prima volta da quando esiste questo riconoscimento, a trionfare non è stato un nome consolidato di questo ambiente, ma un’azienda relativamente giovane: Fabbrica Birra Perugia. La vittoria è arrivata dopo un emozionante testa a testa con Baladin e si è risolta solo sul filo di lana, nonostante il maggior numero di medaglie ottenute dalle creature di Teo Musso. Il nuovo regolamento ha costretto Baladin a fermarsi al secondo posto, perché per il conteggio finale conta solo il miglior piazzamento ottenuto in ogni categoria – in altre parole se in una categoria un birrificio riceve un oro e un argento, viene preso in considerazione solo l’oro.
Per Birra Perugia e la birraia Luana Meola si tratta, quindi, di un risultato straordinario, che conferma l’ottima strada intrapresa sin dalla nascita da questo birrificio. La vittoria è arrivata grazie agli ori di Suburbia nelle English IPA e di Isterica tra le acide, all’argento della Golden Ale nella categoria omonima e nella quale Birra Perugia ha ottenuto anche un bronzo con la Perujah.
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Baladin, che apparentemente esce sconfitto, anche quest’anno conferma però di non avere rivali in alcune tipologie importanti, come quelle dei Barley Wine e delle birre affinate in legno. La Xyauyù, ad esempio, è la birra più premiata in assoluto con 2 ori e 1 bronzo.
Altra conferma celata è quella di “Birra del Borgo” riuscita ad ottenere un argento con la Castagnale (birre alle castagne) e soprattutto un oro con l’Equilibrista, afferente alla nuova categoria delle Italian Grape Ale, che bissa dunque l’oro dello scorso anno, confermandosi un punto di riferimento per questo stile.
Per quanto riguarda le altre categorie, si segnalano due ori per Birra Flea, con Biancalancia (Blanche) e Noel (aromatizzate), 1 oro e 1 bronzo di Mostodolce, 1 argento per White Dog e 1 oro e 1 argento Doppio Malto. Degna di nota è la conferma della Verguenza degli amici brianzoli di Menaresta (argento) e la conferma del Birrificio Rurale: bronzo con la SaisonQuatre, argento con Oasi e con la 405040.
L’ultima citazione è dedicata ai giovani birrifici, tra i quali è sicuramente apprezzabile l’oro di Cr/ak con la Guerrilla nell’immenso gruppo che racchiudeva APA e American IPA (dal prossimo anno sarà disgiunta), l’oro di Birra dell’Eremo con la Nobile (Golden Ale), l’oro di MC-77 con l’Ape Regina in Inverno (Belgian Dark Strong Ale), l’oro del Birrificio dei Castelli con l’Extrema Ratio ed il bronzo della Calix Niger.
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Il concorso 2016 è stata un’edizione in cui tutto il centro Italia si è ben distinto, delineando uno spostamento o quantomeno un ampliamento geografico dell’area di produzione della birra artigianale italiana di massima qualità, che non è più ad appannaggio soltanto del Settentrione.
Nella giornata di lunedì 22 febbraio, inoltre, la rivista Il Mondo della Birra, con il coinvolgimento di Assobirra e di operatori del settore, ha organizzato un convegno dedicato all’export, con l’obiettivo di informare e aggiornare i microbirrifici sulle modalità di vendita nei singoli mercati esteri.
Tirando le somme, dopo la positiva esperienza della prima edizione, quella di quest’anno rappresentava una nuova sfida in cerca di conferme e di superare, migliorare le statistiche dello scorso anno.
Possiamo dire che il bilancio è stato più che positivo e le attese non sono state tradite: Beer Attraction, infatti, conferma la sua capacità di rappresentare l’intera filiera e mostra già aperture internazionali di rilievo.