Numero 47/2016
25 Novembre 2016
BEVI CHE TI BASSA: ode alle basse fermentazioni!
In occasione del November Deutsche FEST, il birrificio la Piazza di Torino, nella serata di lunedì 21 novembre, ha scelto di radunare le sue “sei sorelle” firmate dal Mastro birraio Riccardo Miscioscia, in linea con lo stile.
Ad accompagnare le bevute un gustoso buffet prodotto dal ristorante omonimo, che ha visto l’ accostamento dei principali piatti da Ocktober Fest (brastwurst, bretzel, alette di pollo) e qualche punta di diamante della cucina di casa, come i muffin salati al gorgonzola e birra.
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I partecipanti, numerosissimi, hanno potuto godersi alla spina una straordinaria “Chagall”, la Dopple Bock limpida ma densa e corposa, al naso ed in bocca ha il sapore dolce del malto e persistente di frutta rossa e caramello; il tenore alcolico è stemperato da un profumo morbido ed a suo modo fruttato.
Gli amanti delle bionde hanno sicuramente esultato per la “Hell Dorada”, chiara e leggera, dal sentore floreale, beverina, ideale per una bevuta pomeridiana o una coccola post ufficio.
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Per chi predilige invece l’ amarognolo è il turno della “Jasper”, sia nella sua versione classica, che vede protagonisti i luppoli sincoe, cascade amarillo e columbus, sia harvest, con i luppoli freschi di Italian Hops company.
Il pubblico ha accolto di buon grado la “Keller Plazt Marzen”, la nuova arrivata in casa La Piazza. Un ingresso, in tutti i sensi, che lascia un po’ di sorpresa in bocca con dei sapori di mela verde e succo di pera, poi lascia spazio ai cereali e alla crosta di pane.
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Mentre i degustatori più naif, amanti dello stile, avranno trovato soddisfazione nella “Smoking Rauch”, una bella morsicata di scamorza e speck e poi una bocca bella pulita.
Ospite della serata, perfettamente azzeccata per stile, carattere e provenzienza, la “ Meinel Brau Classi Pils”, servita a caduta da fusto.
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Una frizzantezza perfettamente azzeccata che stuzzica il palato senza risultare eccessiva, una luppolatura delicata con una secchezza nel finale che chiude il sorso come un punto e a capo. Schietta e decisa come uno schiaffo, straordinaria nella sua semplicità, quasi a ricordarci che “basse” non significa per forza birre di serie B.