Numero 32/2016
9 Agosto 2016
Birra e vino a confronto a Birragustando: il nostro reportage!
A Montenero Val d’Orcia, splendida frazione in provincia di Grosseto, incastonata tra la Maremma e il monte Amiata, si è svolta, nell’ultimo weekend di Luglio, la quinta edizione di Birragustando, il Parco della Birra Artigianale.
Se l’edizione del 2015 aveva visto come protagonisti assoluti i Grani Antichi e la filiera cerealicola, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla tutela della biodiversità, quest’anno la Pro Loco Montenero d’Orcia, organizzatrice dell’evento, ha scelto come filo conduttore il confronto tra i vini Montecucco e quelle tipologie birrarie che hanno un forte legame con la viticoltura: ovvero fermentazioni spontanee e il nuovo stile tutto italiano delle ItalianGrape Ale.
I vini Montecucco già dal 1998 hanno ottenuto la denominazione DOC grazie all’approvazione del disciplinare di produzione per le quattro tipologie: Bianco, Rosso, Bianco Vermentino e Rosso Riserva. In seguito, nel 2011, è stata ottenuta la denominazione DOCG. Nonostante la gioventù dei riconoscimenti, questi vini sono pronti a raccogliere le sfide di competitività che il futuro presenterà. Il modello attuale di gestione imprenditoriale dei vini Montecucco riesce a coniugare sapientemente l’antica tradizione vitivinicola, che in queste zone dell’entroterra grossetano risalgono ai tempi degli etruschi, con l’innovazione tecnologica per ottenere prodotti sempre in continua e costante crescita qualitativa.
.
.
Durante il seminario Siamo in una botte… di legno, svoltosi domenica 31 Luglio, si è approfondita la conoscenza dei vini Montecucco facendo particolare riferimento alla storia, al territorio e all’antropologia di questo marchio locale. Al contempo, per quanto riguarda la birra, si è voluto far conoscere meglio le peculiarità delle fermentazioni spontanee, che amano riposare in botti di legno, e delle ItalianGrape Ale, birre con aggiunta di mosto d’uva. Ospiti dell’evento Simone Cantoni, storico collaboratore di Birragustando e giudice in vari concorsi internazionali birrari, Andrea Aliberti della delegazione AIS di Grosseto, Marco Innocenti del Consorzio di Tutela del Montecucco e la costiuenda Condotta Slow Food dell’Amiata.
A seguire il seminario sono stati predisposti tavoli tecnici, moderati da Renato Nesi, degustatore, docente Unionbirrai ed esperto in marketing, che hanno dato ai presenti, tra cui molti enologi e tecnici della DOCG del Montecucco e del vicino Brunello di Montalcino, la possibilità di degustare una selezione di vini e le creazioni birrarie di Birra Amiata e del Birrificio Biren.
.
.
I fratelli Cerullo, fondatori di Birra Amiata, hanno presentato Briscola, una delle ultime loro creazioni, e Vecchia Bastarda, la loro classica Bastarda Rossa invecchiata per nove mesi in barrique di vino di Bolgheri. Andrea Govoni, del Birrificio Biren ha presentato Sabine, una strong ale con aggiunta di mosto cotto d’uva. Briscola è uno splendido esempio di Italian Grape Ale di 6,5 gradi alcolici, al naso è già evidente l’impiego di uve, mentre in bocca l’acidità bilancia alla perfezione la rusticità di questa birra invitando a berne ancora. Vecchia Bastarda offre al naso profumazioni eleganti e fini, mentre in bocca l’acetico è presente, ma mai invadente e si ben bilancia con l’amaro dato dalle castagne del monte Amiata usate in produzione.
.
.
Sabine è una birra scura con un corpo importante e note gustative caratteristiche date dall’impiego di Saba, mosto cotto d’uva. In bocca gli aromi fruttati si fondono con quelli dati dai caramelli ed il finale è piacevolmente amarognolo e secco. La gradazione alcolica importate, 9,5, è percettibile ma non è dominate sulle altre sfaccettature della birra.
L’intento della Pro Loco di mettere a confronto questi due mondi, che apparentemente sembrano così diversi, è risultato il grande successo di questo fine settimana che ha esaltato i gusti di queste due bevande.
Appuntamento al 2017 con la nuova edizione di Birragustando!