Numero 15/2024
12 Aprile 2024
Birra: in Sardegna numeri della produzione in crescita
Anche in Sardegna, come nel resto d’Italia, la produzione delle birre artigianali si è ritagliata negli anni uno spazio sempre meno di nicchia. Nel 2022 (ultimi dati disponibili) nell’isola sono stati generati circa quattro milioni di litri, grazie a 60 produttori tra birrifici artigianali e “beer firm”, ovvero aziende che non disponendo di un impianto di produzione proprio realizzano altrove le loro birre. In Italia i birrifici artigianali sono in totale 1182, un numero di tutto rispetto. Ecco allora l’importanza di fare cartello, traducendo l’entusiasmo e anche la fantasia delle imprese del settore, in una filiera tutta Made in Sardinia. Da un lato esiste un prodotto già legato al territorio: accanto alle classiche bionde, scure e ambrate, ci sono birre particolari, con castagna, mela, noci, arance o limone. Senza, ovviamente, dimenticare il fico d’india, la sapa, per approdare all’unicum tutto sardo, la Pompia.
Le risposte delle istituzioni ci sono già. La Regione ha investito un milione di euro per il sostegno ai birrifici e 1,5 per i produttori di orzo. Una filiera produttiva allora, per un prodotto di qualità e che garantisca una birra “bandiera”. Un tentativo che è già in atto grazie alle azioni di Coldiretti Sardegna, del Consorzio Birra Italiana, dei cerealicoltori sardi e soprattutto dei tanti birrifici artigianali sardi, come quelli che si sono riuniti in questi giorni a Nuoro in occasione della quinta edizione di ExMè Beer Festival, in un contesto che ha abbracciato momenti di riflessione e tanti appuntamenti di musica e cibo. Un’occasione di confronto e dibattito, con l’obiettivo di incentivare un processo che possa abbracciare tutte le sue componenti dai produttori cerealicoli ai birrifici. Tenendo presente un punto fondamentale: il movimento della birra artigianale, nato a metà degli anni Novanta, si è rapidamente conquistato un ruolo importante a livello nazionale e internazionale, diventando fonte di ispirazione per molti Paesi. Un patrimonio insomma da valorizzare anche di più.